MoVimento 5 Stelle Molise

Bollo auto nell’area del cratere: storia di una mancia elettorale

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A poche settimane dalle elezioni la Regione comincia a rimborsare parte del bollo ai residenti in 14 Comuni. Sono passati 8 anni dalla scadenza dei termini per fare istanza, 9 anni dall’avviso pubblico e 10 anni dal periodo di riferimento

Poche ore fa l’attesa notizia: la Regione sta cominciando a rimborsare parte del bollo auto ai residenti di 14 comuni ricadenti nell’area del cratere sismico: Bonefro, Casacalenda, Castellino del Biferno, Colletorto, Larino, Montelongo, Montorio nei Frentani, Morione del Sannio, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano e Ururi. I cittadini di questi centri saranno rimborsati ad un’unica condizione: che abbiano fatto richiesta di rimborso entro il 31 marzo 2010.

La vicenda è seguita dai nostri portavoce Antonio Federico e Patrizia Manzo da inizio legislatura e riguarda la sospensione di tasse e contributi scattata per legge dopo il terremoto che colpì San Giuliano di Puglia e comuni limitrofi a fine ottobre 2002. Fra i tributi contemplati dallo stop c’era anche il bollo auto, la tassa automobilistica regionale.

La Regione Molise, infatti, aveva stabilito il rimborso del 60 per cento a vantaggio di tutti i residenti nei comuni terremotati che avevano pagato il bollo nei 5 anni di sospensione, cioè tra il 2003 e il 2008. Un’opportunità per moltissimi cittadini in un periodo di difficoltà. Peccato che la burocrazia abbia ritardato i pagamenti di quasi un decennio.

Già a novembre 2014, quindi oltre 3 anni fa, i portavoce del MoVimento 5 Stelle Molise hanno presentato una interrogazione al Governo regionale per conoscere a che punto fosse la procedura per il rimborso del bollo auto per le popolazioni colpite dal sisma del 2002. E già allora avevamo citato atti ufficiali e tracciato i contorni di una storia fatta di promesse mancate, ingorghi burocratici e somme di una certa importanza.

Il provvedimento era stato annunciato da Michele Iorio nel 2010. Il governatore di allora poi però non aveva trovato le necessarie risorse finanziarie per portarlo a termine. Al cambio in Giunta, Paolo di Laura Frattura ci ha segnalato l’esistenza di oltre un milione di euro da restituire alle popolazioni dei 14 Comuni.

A seguito della nostra interrogazione, la Regione ha stanziato 200.000 euro nel bilancio 2015 (poi scomparsi in assestamento) e 700.000 euro nel bilancio 2016, ma anche in questo caso non è stato restituito un euro agli aventi diritto. Quindi né Iorio né Frattura hanno dato seguito alle promesse di rimborso. Non solo: nel bilancio pluriennale 2016 le risorse stanziate per il rimborso del bollo auto dell’area del cratere erano pari a zero e nel bilancio di previsione 2017 non c’era traccia di fondi stanziati ad hoc.

Intanto la gestione del servizio di riscossione si è trasformata in una via crucis: prima gestito da Esattorie spa, poi da Aci, poi dalla società in house per azioni a partecipazione pubblica Molise Entrate, poi ancora da un soggetto aggregatore individuato in Ali Comuni molisani, ora da un’Ati (Associazione temporanea d’imprese). Ma dei rimborsi, come detto, neanche l’ombra. Almeno fino ad oggi, quando la Regione si ricorda di centinaia di cittadini sul finire della legislatura, in pratica sotto elezioni.

È l’ennesimo esempio di un’amministrazione che si muove a orologeria, solo per tornaconti elettorali. Un’amministrazione che per anni ha dimostrato di non riuscire a risolvere un problema sentito da tanti molisani.

Per ottenere il rimborso, ora cittadini e imprese devono compilare e sottoscrivere il modulo predisposto dalla Regione, che si può chiedere direttamente ai Comuni o scaricare dal sito internet.

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