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Gam, Autostrada del Molise, Molise Dati: l’immensa, l’inutile e l’emarginata. Fuori dalle Partecipate, subito!

Il giudizio della Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione Molise certifica quello che il MoVimento 5 Stelle afferma da sempre: dalle partecipate bisogna uscire subito, evitando di bruciare soldi dei cittadini e scongiurando inutili doppioni nei servizi.
In tema partecipate, la normativa nazionale pone precisi vincoli per quanto riguarda la ricapitalizzazione in caso di perdite di esercizio. A gennaio 2014, infatti, il Movimento 5 Stelle si oppose a un “ordine del giorno-farsa” del Governo regionale, portato avanti dai Consiglieri di centrosinistra che per la Gam millantava “un reale rinnovamento aziendale proteso alla fuoriuscita della Regione dagli ambiti produttivi e commerciali”, ma invece mascherava l’ennesima ricapitalizzazione dell’azienda partecipata forse più ingorda di risorse pubbliche in Molise.
Ebbene, questo aspetto della gestione Gam è evidenziato anche nella relazione allegata al giudizio della Corte dei Conti pubblicato proprio in questi giorni. All’interno si legge:

L’operazione di capitalizzazione avvenuta nel gennaio 2014 si dovrebbe porre, stando alla lettera del documento istruttorio allegato alla D.G.R. n. 21/2014, quale “presupposto per un reale rinnovamento aziendale proteso alla fuoriuscita della Regione dagli ambiti produttivi e commerciali di cui trattasi”. Alla luce dello svolgimento della descritta operazione, deve tuttavia rilevarsi che la G.A.M. si trovava in una situazione di perdita di esercizio da tre esercizi consecutivi (- € 8.227.312 nel 2011, – € 14.597.046 nel 2012 e – € 14.550.123 nel 2013) ed inoltre presentava delle perdite in corso di esercizio, come evidenziato nella stessa Delibera di Giunta Regionale sopra citata, autorizzatoria della ricapitalizzazione. Peraltro si evidenzia che la Regione interveniva sostanzialmente in via diretta, in quanto la FinMolise S.p.A. è società in house providing della Regione stessa, così prevedendo un finanziamento di una operazione di cui non può tacersi la censurabilità, in quanto avvenuta in elusione delle previsioni normative vigenti, riprodotte anche a livello di normativa regionale.

Capitolo Autostrada del Molise spa. Il bilancio 2014 ha certificato l’ennesima perdita di esercizio, la quarta consecutiva, che continua a erodere il patrimonio netto della società, cioè i soldi dei molisani. Per questo ribadiamo la nostra ferma contrarietà all’opera e constatiamo l’inattività della Autostrada del Molise spa. Come chiesto più volte in Consiglio regionale, bisogna prendere una decisione chiara sul progetto che riteniamo innanzitutto inutile da tempo e con coerenza (a differenza di chi ci governa): l’opera ci costa soldi a fronte del nulla. Difatti la Corte dei Conti conferma quanto abbiamo sempre detto:

L’andamento gestionale è essenzialmente contraddistinto da una inattività “operativa” (valore della produzione pari a zero anche nel 2014).

Il MoVimento 5 Stelle vuole l’immediata chiusura della società vista l’inutilità tanto dell’opera quanto della società. Non vorremmo che per chiuderla il Governo regionale preferisca attendere che il patrimonio societario si azzeri perdendo tutti i soldi dei molisani.

Infine Molise Dati. Anche in questo caso confermate le criticità già segnalate con una interpellanza in cui sottolineavamo come la partecipata, seppur titolare del Servizio Informatico Regionale, non svolgesse i suoi compiti invece assegnati a società esterne. Ora la Corte dei Conti riporta:

“[…] desta perplessità la circostanza, emersa nel corso dell’istruttoria, che la Regione abbia affidato, in via diretta, ad alcune imprese – “PA Digitale Adriatica s.r.l.”, “Zucchetti s.r.l.” – servizi che rientrano tra le prestazioni contemplate dalla convenzione in corso con la società in house Molise Dati s.p.a. […]”

Ecco dunque le tre categorie di società partecipate esistenti al momento in Regione: quelle monstre come la Gam, ingozzata negli anni dalla Regione con cifre a 7 zeri per generare solo precariato e disoccupazione; quelle semplicemente inutili come l’Autostrada del Molise, che non ha mai prodotto né beni, né servizi, ma costa comunque già solo per il semplice fatto di esistere! Infine le partecipate che hanno sì uno scopo e sono in grado di svolgere servizi, ma vengono marginalizzate in favore di altri soggetti privati.

P.s.: Dare la colpa alle passate gestioni è un mantra che, dopo due anni e mezzo, non può ancora essere ripetuto Occorre un piano credibile di razionalizzazione delle partecipate!

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