Lente e costose. Sono le commissioni mediche incaricate di svolgere gli accertamenti sanitari per il riconoscimento dell’invalidità e per assegnare le relative indennità. Sul tema è necessario intervenire per migliorare la qualità della vita di chi aspetta per tanto, troppo tempo quelle indennità e quindi fatica ad arrivare a fine mese. Ecco perché abbiamo proposto di stipulare una convenzione tra Asrem e Inps, per accelerare i tempi e risparmiare all’incirca 250.000 euro l’anno. La nostra proposta è stata approvata all’unanimità. Ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti: per i medici, per l’Azienda sanitaria e, soprattutto, per chi attende mesi per vedersi riconosciuto un diritto inalienabile.
In Molise le commissioni sanitarie per il riconoscimento dell’invalidità sono sei, due per ogni distretto sanitario, con i componenti che restano in carica tre anni e possono essere confermati una sola volta. La legge stabilisce che i membri delle commissioni abbiano competenze in materia di medicina legale. E, con la carenza di personale che grava sulla sanità regionale, questa condizione rende difficile la loro nomina. Secondo la normativa regionale, infatti, l’Asrem deve trasmettere alla Regione le rose di nomi entro 45 giorni dalla richiesta. Tuttavia, se ciò non accade, la Giunta regionale provvede autonomamente alle nomine. Dovrebbe essere l’eccezione, ma in Molise è la norma. E questo rallenta la composizione delle Commissioni e, di conseguenza, i loro lavori.
In Molise tempi biblici per il riconoscimento dell’invalidità
A fare le spese di questi ritardi sono purtroppo i cittadini più fragili e bisognosi di aiuto: i tempi per il riconoscimento delle invalidità in Molise sono davvero lunghi, passano anche sei mesi dalla richiesta. Ciò incide gravemente sulla vita di chi, senza quelle indennità, fatica ad arrivare a fine mese. E sono centinaia i molisani che hanno denunciato questi inaccettabili ritardi.
Il MoVimento 5 Stelle, in tal senso, ha più volte sensibilizzato l’Assise regionale. Recentemente, il problema è stato evidenziato anche dai vertici Asrem, che hanno posto l’attenzione sugli ingenti costi delle strutture: circa 800.000 euro l’anno. Tutto ciò è sinceramente inaccettabile.
La nostra proposta per superare lo stallo: stipulare una convenzione tra Asrem e Inps
Per superare questo incredibile stallo amministrativo, abbiamo allora portato in Consiglio una proposta avanzata dalla stessa Azienda sanitaria regionale: stipulare una convenzione con l’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps), a cui affidare l’espletamento dell’attività, come del resto accade quasi ovunque in Italia. L’accordo, una volta raggiunto, accelererebbe i tempi: il verbale della visita sarebbe validato dal responsabile del centro medico legale dell’Inps, che lo invierebbe direttamente alla persona interessata.
Grazie alla convenzione tra Asrem ed Inps, ci sarebbe anche un notevole risparmio di denaro pubblico, stimato in circa 250.000 euro l’anno. Con la nostra mozione, votata all’unanimità durante l’ultimo Consiglio regionale, abbiamo chiesto di valutare la fattibilità di questa convenzione, chiamando in audizione tutte le parti interessate.
Si giunga presto ad una soluzione conveniente per tutti
Ora il tema sarà al centro dei lavori della quarta Commissione permanente. Ci auguriamo quindi che si arrivi presto ad una soluzione conveniente per tutti. Per i medici, per l’Azienda sanitaria e, soprattutto, per chi ora attende mesi per vedersi riconosciuto un diritto inalienabile.
Dal canto nostro, terremo alta l’attenzione sulle esigenze di chi, più di altri, ha bisogno che la macchina amministrativa garantisca risposte adeguate in tempi certi.