Una lezione di partecipazione. Successo, sabato scorso, per l’incontro su Acqua, Egam e il ruolo dei piccoli comuni. La sala comunale di Roccavivara era piena: in più l’appuntamento era visibile anche in diretta streaming, registrando altri cinquanta accessi. Stavolta partiamo dai ringraziamenti. Il primo va al gruppo ‘Roccavivara Oltre’, organizzatore dell’assemblea svoltasi in un clima libero, pacato e partecipato.
Presenti la nostra portavoce Patrizia Manzo, l’assessore regionale Pierpaolo Nagni, il consigliere regionale Domenico Di Nunzio, i sindaci Franco Antenucci di Roccavivara e Gigino D’Angelo di Montefalcone del Sannio.
Finalmente il tema dell’acqua pubblica sta acquistando la giusta rilevanza anche in Molise, seppure sulla spinta di preoccupanti risvolti che rischiano di minare le fondamenta di quello che è un diritto. Il MoVimento 5 stelle combatte ogni giorno per un’acqua pubblica nelle istituzioni e tra i cittadini, negli incontri, nei dibattiti, davanti a sindaci e associazioni. Per questo la nostra ‘agenda Egam’ è sempre piena. Per ora abbiamo ottenuto una chiara vittoria in Consiglio regionale e abbiamo suggerito una “delibera consiliare per la modifica dello statuto comunale” inviata a tutti i Comuni molisani, ma abbiamo anche ascoltato i cittadini: prima Campobasso e Bojano, ora Roccavivara, ma andremo avanti.
Siamo sempre più certi degli obiettivi: acqua bene comune e diritto universale; ciclo integrato dell’acqua pubblico, partecipato, sostenibile e solidale; legge di riordino del settore; regime di compensazione per i Comuni che ora pagano di meno e per quelli virtuosi; costi gestionali minimi per la struttura dell’Ente di governo; gestione del sistema idrico integrato affidata a un soggetto interamente pubblico.
A proposito: non possiamo dimenticare la forte spinta del MoVimento 5 Stelle in Parlamento, dove si è costituito un intergruppo formato da circa 200 deputati di varie forze politiche, che ha proposto una legge per la tutela, la diffusione e la possibilità di ripubblicizzazione integrale del servizio idrico; una legge che presto sarà discussa alla Camera dei Deputati, e che vuole colmare un vuoto normativo che sembra dimenticare il volere dei cittadini espresso nel referendum del 2011.
Tornando ad Egam. Sarà importante che i Comuni all’interno dell’Ente, siano informati sui meccanismi di affidamento del servizio idrico, perché la gestione non vada ai privati, nella maggior parte dei casi legati alle multinazionali del settore. Per questo bisogna lavorare sullo statuto dell’Egam e fissare al suo interno vincoli precisi, a tutela dei cittadini.
Siamo convinti che la politica debba operare programmando, pianificando e valutando obiettivi, fini raggiungibili sui quali investire, senza trincerarsi dietro imposizioni improvvise, calate dall’alto senza preavvisi.
Per fortuna i cittadini chiedono a gran voce di conoscere, partecipare: anche in Molise le coscienze iniziano a risvegliarsi! Momenti come quello di sabato aiutano a crescere e a maturare, quindi ben vengano altri confronti che rendano questo percorso virtuoso e condiviso.
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