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Acqua:per superare le frammentazioni serve gestore unico

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La gestione unica del servizio idrico integrato deve rappresentare una sfida collettiva, capace di coniugare efficienza, qualità e accessibilità per tutti i cittadini. Sono queste le considerazioni emerse anche durante il convegno organizzato a Campobasso da Grim, con Servizi a Rete e Bioreal, che ha offerto spunti significativi sulle prospettive del servizio idrico integrato nel Mezzogiorno e in particolare in Molise. L’acqua è un diritto, non un privilegio, e la sua tutela passa attraverso scelte politiche coraggiose e una visione industriale moderna, in grado di superare le attuali inefficienze

di Roberto Gravina

È necessario superare l’attuale dualismo tra Molise Acque e Grim attraverso scelte nette: un unico gestore, pubblico e solido, capace di pianificare e garantire efficienza. È tempo di pensare, con pragmatismo e responsabilità, alla cessione del ramo d’azienda di Molise Acque – comprendente infrastrutture e personale – a Grim. Questo consentirebbe di avviare la progressiva liquidazione della società, gravata da una situazione debitoria non più sostenibile e fonte di continue incertezze operative.

La costituzione della Grim – pur tra difficoltà iniziali – ha consentito di intercettare risorse importanti, tra cui i fondi PNRR per la digitalizzazione e il monitoraggio dell’intera rete idrica molisana. Ora dobbiamo dimostrare che quelle risorse non saranno sprecate. È nella capacità del gestore unico di attrarre investimenti e gestirli con competenza che risiede la possibilità di voltare pagina. È su questo che si deve concentrare la politica, non su giochi di potere tra enti ormai obsoleti, cercando di preservare la natura pubblica della gestione del sistema idrico.

Serve una vera riforma che non ignori il contesto socio-economico del Molise

Non è più tollerabile che ogni inefficienza del sistema ricada automaticamente sulle spalle dei cittadini sotto forma di aumenti tariffari. La sostenibilità economica del servizio deve essere ricercata attraverso il miglioramento delle infrastrutture, la riduzione delle perdite, la razionalizzazione dei costi e una governance finalmente unitaria e trasparente.

Cambiamento climatico e calo demografico: le due sfide del futuro

Sono due fattori che avranno un impatto profondo sulla gestione delle risorse e sulla tenuta del sistema tariffario. Servono investimenti oggi per evitare crisi domani.

Il Molise non soffre di carenza idrica – ha ribadito Gravina – ma ha bisogno di infrastrutture efficienti e di intese più eque. La solidarietà tra territori è un valore, ma non può tradursi in penalizzazioni strutturali per i molisani. È tempo di rivedere quegli accordi nell’interesse della nostra regione.

Serve un gestore unico pubblico e solido!

Serve un vero patto per l’acqua che metta insieme istituzioni, territori, cittadini e tecnici. Un patto che favorisca processi di aggregazione, superi le frammentazioni attuali e restituisca al Molise un servizio idrico moderno, giusto e all’altezza delle sfide che ci attendono.

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