Ad inizio dicembre presentammo un ordine del giorno urgente per impegnare il Presidente Frattura e la Giunta ad eseguire una revisione dell’organico regionale e, attraverso una finestra concessa dalla normativa nazionale, consentire alla parte del personale della Regione Molise in possesso dei requisiti di andare in pensione, al fine di far evitare a numerose persone la riforma Fornero e conseguire ingenti risparmi a tutta la macchina amministrativa (ecco l’articolo del nostro blog con i maggiori dettagli).
Ebbene, ce l’abbiamo fatta! Grazie al nostro intervento saranno risparmiati ben € 8.513.738,18 !
Stiamo riuscendo ad incidere nella politica molisana con le nostre iniziative e a conseguire i risparmi che non sono, come ci vogliono far credere, pochi spiccioli, bensì milioni di euro anche per una Regione piccola come la nostra!
Ecco la Delibera di Giunta pubblicata sul sito della Regione Molise! DGR 701/2013!
In sintesi, dopo l’adozione, tra posti liberi e posti eccedenti, saranno soppressi 238 posti. Pertanto al 31 dicembre 2016 l’organico della Regione Molise sarà composto di 580 persone di ogni qualifica, e sino a quella data non potranno esser fatte assunzioni, troppe volte usate solamente in modo clientelare, considerando che Regioni ben più grandi della nostra hanno organici più ridotti.
Come si legge dal documento istruttorio, si è potuto procedere ad una equilibrata ma estremamente significativa contrazione delle proprie dotazioni organiche, senza alcun apprezzabile danno lavorativo per i dipendenti eventualmente risultanti eccedentari all’esito delle riduzioni.
Inoltre in tale modo si miglioreranno gli indici di virtuosità organizzativa (rapporto tra posti del personale e quelli dell’area dirigenziale) che passerà a regime nel 2016 da 10,07 (745/74) a 13,50 (540/40) e l’oggettivo sbilanciamento funzionale nelle dotazioni organiche, fino a qualche giorno fa prodotto da una pessima politica clientelare tale per cui era presente un elevatissimo numero di dipendenti con qualifica di dirigente o funzionario, rispetto al personale con qualifiche di istruttore o collaboratore.
Infine, ma non per importanza, questo risparmio migliorerà anche l’indice di virtuosità dimensionale, frutto del rapporto tra il numero dei dipendenti dell’Amministrazione – dei dirigenti in particolare – e la consistenza della popolazione residente nel territorio di riferimento, che passerà a regime da 392 (321.000 ab. / 819 posti) a 553 (321.000 ab. / 580 posti) e quindi ridurrà il costo della macchina amministrativa sui noi cittadini molisani!
Crediamo sia opportuno ripeterlo: grazie al nostro intervento saranno risparmiati ben € 8.513.738,18 !
Altro che scontrini!
8 commenti
..oddio…..si sarebbe ottenuto un risultato migliore bloccando semplicemente nuove assunzioni, riordinando le competenze e riducendo progressivamente il numero dei dipendenti man mano che i più anziani fossero andati in pensione….fornero o non fornero: vero..risparmierà un pizzico la regione molise in quanto ente..assicurando però un trattamento di favore ai dipendenti regionali rispetto a tutti gli altri lavoratori…non inseriti nel “sistema”, ma in un’ottica nazionale..chi paga questi..e cosa si risparmia!!??
..scusate…
federico, che i nostri rappresentanti fossero dei soggetti validi nel proporre proposte mirate al risparmio non vi erano dubbi, ed il fatto che lavorano in modo concreto ne è la prova lampante, ma siamo ancora molto lontani da quegli obbiettivi che vorremmo raggiungere e non per colpa nostra o di chi ci rappresenta, ma solo perché non siamo noi a gestire l’istituzione. comunque complimenti anche se la cifra non è esorbitante può essere destinata a scopi di più alto profilo nell’interesse comune e non di parte.
Ottima cosa. Però ti sollecito quanto già richiesto con precedenti mail, ovvero di chiedere di ELIMINARE le indennità c.d. QUADRI legge regionale 30/2005 e 33/2006. Tali indennità sono da considerare un abuso in quanto non riconosciute da CCNL e sono solo delle prebende a livello regionale. Grazie.
E’ esattamente quello che scrivo nell’articolo: grazie all’adozione di quest’atto le assunzioni saranno bloccate fino al 2016, saranno riordinate le competenze mano a mano che nei prossimi tre anni coloro che matureranno – o che hanno già maturato – i requisiti andranno in pensione.
La Regione Molise risparmierà tantissimi soldi, 8 milioni di euro non sono niente per nazione come l’Italia, ma per la nostra piccola terra sono bei soldoni!
Come detto comunque andrà in pensione chi possiede i requisiti ed in ambito nazionale si deve agire a livello parlamentare.
Certo lavoriamoci insieme!
“consentire alla parte del personale della Regione Molise in possesso dei requisiti di andare in pensione, al fine di far evitare a numerose persone la riforma Fornero “..Federì..hai dimenticato sto passaggio…
ciao
Fare delle semplici operazioni di sottrazione, addizione e moltiplicazione sono bravi tutti, anche un ragazzino delle elementari. 200 x 40.000 = 8.000.000. Io vi esorto ad entrare nel merito della questione, Un risparmio ottenuto sopprimendo posti in organico soltanto perché in quel momento risultanti vacanti o piuttosto perché il dipendente ha i requisiti pensionistici pre-Fornero è un vero risparmio o si rischia di sopprimere posti in organico necessari per il buon funzionamento dell’amministrazione pubblica. Solo per fare alcuni esempi. Nel 2016 ci saranno 0 posti in organico di personale di cat. D3 profilo informatico. In un mondo sempre più informatizzato, dove la rete è considerata il futuro (specialmente dal movimento 5s), dove si parla di PA digitale sono veramente quelli i posti da sopprimere nell’organico regionale per conseguire un risparmio apparente di 4 x 40.000 = 160.000 euro. Nel 2016 ci saranno solo 3 posti in organico di personale di cat. D3 profilo sanitario. Riusciranno questi 3 eroi ad affrontare tutte le spinose questioni che affliggono la sanità molisana e a trattare temi che spaziano dalla previdenza medica a quella veterinaria piuttosto che alla ospedalità pubblica o all’assistenza socio sanitaria.
Non si può pensare di ottenere un vero risparmio considerando le questioni da un punto di vista puramente numerico, senza entrare nella sostanza.
Un’altra questione è la seguente. Ma la riforma pensionistica è stata veramente necessaria.
Se la risposta è affermativa, perché allora alcune persone possono andare prima in pensione ed altre no? E chi paga questo?
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