Abbiamo depositato un ricorso al Tar Molise contro la Regione a seguito di comportamenti ritenuti lesivi della nostra potestà pubblica. Il ricorso scaturisce dalle nostre numerose richieste di accesso gli atti firmate nei mesi scorsi. Accesso che il governatore Toma ci ha puntualmente negato.
Nello specifico, la vicenda riguarda il diniego al rilascio delle credenziali di accesso al software di Bilancio ‘Urbi Smart’, che nell’ultimo fondamentale periodo di attività istituzionale legata alla discussione della manovra finanziaria, si è tradotto nella impossibilità di visualizzare i singoli capitoli di Bilancio e, da ultimo, alla mancata concessione di una copia del Bilancio regionale preventivo completo e analitico.
Alcuni mesi fa, in maniera del tutto arbitraria, la Regione ha disabilitato la consultazione del sistema ‘Urbi Smart’ a noi Consiglieri di minoranza, non consentendo più agli interessati la possibilità di esercitare il proprio mandato elettorale e la cosiddetta ‘potestà pubblica’.
Ovviamente abbiamo provato più volte a richiedere al presidente Toma l’abilitazione alla consultazione dell’area ‘Contabile e Patrimonio’ della piattaforma, ma lui ci ha sempre negato l’accesso trincerandosi anche dietro motivazioni del tipo: “Non è possibile consentire l’accesso ai non addetti ai lavori”.
Vi rendete conto? Secondo Toma i Consiglieri regionali, chiamati a rappresentare le istanze e gli interessi dei molisani all’interno della massima istituzione regionale, sarebbero ‘non addetti ai lavori’.
Questo atteggiamento è assurdo e soprattutto lesivo dei diritti del cittadino che deve sapere come vengono spesi i suoi soldi e deve vedere garantita, anche alle minoranze, la possibilità di accedere a tutti gli strumenti e a tutte le informazioni di interesse della collettività.
Ecco perché abbiamo deciso di avviare un’azione legale nei confronti del presidente della Regione, per tutelare l’esercizio del nostro mandato e della potestà pubblica, ma anche e soprattutto per tutelare i cittadini molisani che hanno diritto di conoscere qualsiasi atto passi per la Regione Molise e di poter essere rappresentati da Consiglieri che riescano, in ogni modo possibile, a portare le loro istanze all’interno delle istituzioni per chiederne risposte veloci e concrete.
Il nostro ricorso è curato dallo Studio Legale Iacovino & Associati, con l’intervento degli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini e la collaborazione del dottor Giuseppe Fabbiano.
Proprio l’avvocato Iacovino ha condiviso senza esitare la nostra azione dandoci la conferma della gravità di quanto sta accadendo e la certezza che abbiamo imboccato la strada giusta: “Difendere questa battaglia dei portavoce regionali del MoVimento 5 Stelle vuol dire difendere un diritto di tutti noi cittadini. A questi ragazzi che hanno il coraggio di denunciare e di agire per il bene collettivo, chiedo di non mollare e di continuare ad essere guardiani della democrazia”.