L’Autorità garante della concorrenza e del mercato stronca senza mezzi termini la procedura individuata dalla Regione Molise per affidare il servizio di trasporto pubblico extra-urbano. Noi avevamo già ravvisato il problema interrogando il Governo regionale per avere spiegazioni che ad oggi mancano.
La Regione Molise, dopo un bando europeo risalente al 2011 poi annullato, a cui sono seguiti affidamenti provvisori e ricorsi amministrativi, decide di procedere con una nuova procedura approvata tramite delibera di Giunta n. 507 del 2 novembre 2016. L’atto prevede una selezione ristretta che ricalca pedissequamente quanto predisposto nel 2011.
Dal 2013 sono stati numerosi gli atti portati in Consiglio regionale dal MoVimento 5 Stelle Molise, da ultimo la nostra interrogazione del 10 marzo in cui chiedevamo spiegazioni proprio su questa procedura avviata dal Governo regionale. I tempi di reazione dell’Amministrazione regionale sono ben noti, ma per fortuna questa volta è intervenuta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che con propria segnalazione ha censurato in ben tre profili la procedura di affidamento del servizio di trasporto pubblico extraurbano:
- non si può riapplicare nel 2017 la stessa disciplina utilizzata nel bando del 2011 per giustificare una procedura ristretta per ovvi motivi che pregiudicano sia il livello dei servizi che l’efficiente selezione del soggetto gestore;
- la procedura utilizzata inoltre non garantisce alcun tipo di confronto concorrenziale e di competitività;
- addirittura anche l’unicità della gestione viene messa in discussione poiché si basa su verifiche di legittimità di oltre cinque anni fa.
Questa è una chiara bocciatura della procedura disegnata dall’assessore Nagni e avallata da tutta la Giunta regionale, in primis dal presidente Frattura.
Ai nostri occhi sembra che si voglia continuare a tutelare vecchie posizioni di monopolio, piuttosto che tutelare i cittadini e le loro necessità di mobilità. Questo è l’ennesimo fallimento e rappresenta tutto quello che il MoVimento 5 Stelle Molise ha denunciato in questi mesi. Basta infatti riprendere il verbale della seduta del 29 novembre 2016 in cui discutevamo una prima interrogazione proprio sulle modalità con cui si sarebbe dovuto esperire il bando e ammonivamo l’assessore sui rischi di una procedura come quella che poi è stata seguita. Così oggi possiamo affermare, senza timore di smentita, il più classico dei “noi ve lo avevamo detto!”.