Nella situazione contabile drammatica in cui si trova la Regione Molise, l’impegno non basta se non porta risultati tangibili. Ricordiamo quando nel discorso d’insediamento in Aula, l’assessore Cefaratti rassicurò tutti dicendo che il Molise sarebbe uscito dalle sabbie mobili nell’arco di pochi mesi. Dopo 12 mesi, invece, la Regione ancora si agita nelle sabbie mobili dei conti pubblici, continuando a sprofondare.
Una situazione ampiamente prevista: il Molise è paralizzato
Per anni il MoVimento 5 Stelle si è battuto in Consiglio regionale denunciando l’assurdità di numeri contabili che non tornavano. Già tre anni fa mettemmo in guardia tanti rappresentanti del centrodestra che incuranti continuavano a porre la firma sotto carte contenenti numeri sbagliati; e già allora denunciammo un disavanzo ben più ampio di quello all’epoca dichiarato, oltre 583 milioni di euro. In più, proprio in riferimento al Bilancio 2021, ricordiamo bene quando i commissari ad acta per la sanità rivelarono in Aula la mancanza di 13 milioni di euro in trasferimenti non girati sul conto della sanità: in molti dissero che si sbagliavano, ma oggi i fatti dicono il contrario.
E mentre crescono il dissenso e i nervosismi interni al centrodestra per il fallimento della gestione tecnico-finanziaria dell’Ente, il Molise resta condannato alla paralisi.
Ora basta, non c’è più tempo da perdere. O si risolve la questione oppure chi detiene la responsabilità politica dei conti pubblici regionali deve farsi da parte.