Il direttore di Telemolise, Manuela Petescia, nel video-articolo (il testo dell’editoriale) pubblicato dalla nota TV locale, ci offre una visione particolare e personalissima della caotica situazione politica molisana. I grillini devono essere risultati, alla nostra signora dalla chioma aurea, parecchio indigesti, se consiglia di preparare gli ortotteri con la rinomata salsa molisana. Gli ingredienti del “ragù misto alla molisana” prevedono una selezionata quanto assortita varietà di carni scelte, ma non si ipotizzano ensiferi di qualsivoglia natura.
Conosciamo il background culturale e politico di tutto rispetto da cui proviene la stimata giornalista, ma pensiamo che abbia fatto un po’ di confusione nel centrifugare la rivoluzione francese con i messaggi, subliminali e messianici, del triviale comico e capopopolo, che incita i grillini al grido liberatorio del “vaffanculo!” La politica molisana sta vivendo giorni febbrili di cambiamento. Si percepisce nell’aria. Regole che cambiano e gettano nello sconforto chi aveva ipotizzato una quasi certa riconferma. Alleanze che si frantumano e si disperdono. I vecchi tromboni della politica suonano l’ultima marcia funebre. Altri, cercano di nascondersi nel mesto corteo luttuoso per sfuggire alle invettive del popolo. Altri ancora, inseguono alchimie chirurgiche e di parvenza, nel tentativo di restaurare la verginità perduta da tempo immemore, sperando così di sedurre e circuire ancora gli elettori mostrando look improbabili e azzardati.
Quanto alla ricetta per diventare “grillini” ci permettiamo di smentire gli ingredienti elencati dalla signora Petescia che vorrebbe i grillini dotati, solo e soprattutto, di prestigio carismatico, efficacia oratoria, improntitudine, spropositati “Super-IO” e avvezzi, alquanto grossolanamente, alla ingiuria verbale e scritta. Nietzschie e Freud non avrebbero dubbi: il profilo psicologico di feroci e pericolosi criminali! Certo, i ragazzi visti in Piazza Pepe con lo spietato condottiero di ventura, Grillus Khan, facevano effettivamente paura!
E fa paura, alle stanze del potere, il ripristino della legalità, l’appello alla trasparenza, il richiamo all’onestà, valori cari ai grillini quanto ai cittadini, in un tutt’uno indivisibile, stanchi oramai di corruzioni e malapolitica. I cittadini sono tutt’altro che delle mere astrazioni, sprovveduti e creduloni. Democraticamente nomineranno i loro rappresentanti scelti fra il popolo, non politici di professione unti da mani taumaturgiche. E potranno partecipare tramite la rete, alla gestione della cosa pubblica, suggerendo idee e soluzioni e visionando, con la massima trasparenza, tutti gli atti amministrativi, nel segno della democrazia partecipativa. L’Islanda ne è esempio reale e fattivo: la nuova Costituzione è stata abbozzata in rete con il massiccio intervento dei cittadini.
Nel tentativo di cavalcare, goffamente, i risultati sorprendenti del MoVimento 5 Stelle, i partiti tradizionali hanno stravolto e reinventato i loro canoni comunicativi. È tutto un fiorire di “movimenti” che vanno dal valzer lento alla più sfrenata polka, passando per un più tranquillo foxtrot. Liste civili ed incivili, movimenti a scoppio ritardato e 20.000 leghe sotto i laghi e i fiumi della Padania in cui sguazza beata la “trota salmonata”. Partiti che sono, già da un pezzo, partiti. Movimenti carpiati con avvitamento, all’occorrenza a destra o a sinistra. E’ proprio una situazione effervescente, con una punta di antiacido: proprio quello che ci vorrebbe per digerire questi politici!
Comprendiamo e giustifichiamo il disorientamento della giornalista che nell’incertezza dei pesci da prendere, si è trovata fra le mani grilli per canocchie. Abbiamo consultato persino il vecchio Artusi, ma di ortotteri non fa menzione. Le consigliamo di cucinare il brodetto alla molisana nel solito modo, lasciando i grillini dove stanno, con buona pace del baffuto Artusi che dava già segni di insofferenza, agitandosi nella tomba!
Costantino Fiorucci