Ci lasciamo alle spalle un anno complesso e ci avviamo a percorrere un 2023 che, siamo certi, sarà ricco di sfide da affrontare insieme, con il coraggio e la consapevolezza di poter compiere un vero cambio di passo.
Se ci guardiamo indietro, riusciamo a guardarvi orgogliosamente negli occhi, perché sappiamo che nel ruolo che ci avete affidato ormai quasi cinque anni fa, abbiamo sempre fatto il possibile per tener fede alla nostra visione di Molise, di servizi, di benessere, di qualità della vita.
Abbiamo provato, con tutte le nostre forze, a mettere i bisogni e gli interessi dei molisani al centro del dibattito in Consiglio regionale. Come potete immaginare, non è facile dai banchi dell’opposizione realizzare il Molise che abbiamo in mente, ma questo non ci ha mai fatto demordere: così abbiamo presentato proposte di legge, interrogazioni, interpellanze. Abbiamo offerto soluzioni concrete e ci siamo opposti con ogni strumento a nostra disposizione per evitare misure e decisioni che per noi sono assolutamente ingiuste, distorte, sbagliate. Non sempre siamo riusciti nel nostro intento, ma abbiamo tracciato tanti piccoli solchi che, dal 2023, potranno davvero diventare le vie che conducono al Molise che vogliamo, che immaginiamo per noi e per i nostri figli.
Sul tema dell’ambiente, ad esempio, abbiamo chiesto alla Regione di adeguarsi e di far rispettare le norme nazionali in materia di tutela delle zone protette. Sulla qualità dell’aria, abbiamo chiesto e ottenuto ulteriori studi per la caratterizzazione delle polveri sottili nella piana di Venafro. Ma abbiamo anche stimolato il dibattito sulla necessità di agevolare l’installazione di pannelli fotovoltaici nei centri storici, e anche grazie alla nostra azione sul tema, si è finalmente fatto un decisivo passo in avanti col Decreto Energia: siamo convinti che consentire il fotovoltaico nella maggior parte dei centri storici vuol dire renderli più efficienti sul piano energetico, allo stesso tempo salvaguardando tutte le zone di effettivo pregio architettonico e paesaggistico.
E poi le Comunità energetiche, un argomento per noi importantissimo sul quale abbiamo coinvolto i cittadini, perché riteniamo sia la strada giusta per sganciarsi definitivamente dalle fonti fossili, quindi per rispettare l’ambiente e ottenere importanti risparmi in bolletta.
In sessione di Bilancio, abbiamo evitato il collasso definitivo dei Consorzi di bonifica, che in basso Molise vivono una situazione finanziaria difficile. E in seguito alle nostre richieste, è stato pubblicato anche un bando di gara per l’affidamento in concessione delle sorgenti di acqua minerale di Sepino: un primo passo nella direzione giusta per valorizzare la nostra acqua. Ma da qui deve iniziare un percorso per valorizzare l’intero territorio. Tutela ambientale, sviluppo e occupazione devono seguire un percorso comune e integrato, e in questa direzione va la nostra proposta di istituire il Parco regionale fluviale del Biferno, con l’obiettivo chiaro di valorizzare uno dei più importanti patrimoni naturalistici del Molise, favorendo di conseguenza turismo e lavoro.
A proposito di turismo, siamo sempre stati convinti del fatto che lo sviluppo del settore, la capacità di attrarre visitatori e di accoglierli con strutture e infrastrutture adeguate, siano le prerogative per guardare con ottimismo agli obiettivi che vogliamo raggiungere. Ecco perché le nostre proposte in Consiglio regionale sono sempre andate nella direzione di investimenti strutturali importanti, integrati e strategici, come base solida di un processo di crescita e sviluppo dell’intera filiera.
Intanto, dopo 45 anni, è grazie a noi se il Molise ha una nuova legge sulle Pro loco, vero cuore pulsante che tiene vive le tradizioni e le attività turistiche e promozionali dei Comuni. Il nostro testo pone un argine alla frammentazione della normativa turistica e dà respiro all’erogazione di servizi di base, con l’obiettivo di attrarre risorse adeguate, tra fondi europei, nazionali e regionali che andranno a finanziare le nostre 90 associazioni.
Una regione vivibile è, innanzitutto, un posto in cui chi governa si preoccupa dei più deboli, di chi ha bisogno di sostegno per non restare indietro. Non possiamo dire di star bene se tante, troppe famiglie non riescono ad avere una vita dignitosa. Abbiamo quindi chiesto alla Regione di fare la sua parte per contrastare il caro bollette e andare incontro alle necessità dei molisani. E resteremo vigili affinché sia davvero così.
Abbiamo anche ottenuto l’approvazione di alcune proposte importanti relative all’applicabilità del Superbonus 110% per le case popolari in modo da renderle più sicure sul piano sismico e più efficienti sul piano energetico. Tuttavia l’inerzia del centrodestra e dei commissari Iacp scelti da quella stessa coalizione hanno fatto sfumare un’opportunità storica per tanti molisani in difficoltà. Una carenza di visione poi confermata dal Governo nazionale guidato da Giorgia Meloni che ha deciso di rallentare l’intero impianto del Superbonus: una misura, dati alla mano, determinante per la ripartenza economica del Paese.
Abbiamo inoltre impegnato il Consiglio a stanziare 500 mila euro in più per i ristori Covid alle imprese molisane. A dire il vero, avremmo voluto raddoppiare i beneficiari, ma la maggioranza ha chiuso a questa opportunità. Così come abbiamo provato in tutti i modi a proteggere e ad evidenziare la necessità del Reddito di Cittadinanza per le persone più fragili, misura che per essere più efficace sul fronte delle politiche attive necessita dell’impegno delle Regioni: quello che fino ad oggi è mancato.
Restando sul tema dello sviluppo e dei servizi, un importante passo avanti è stato fatto con l’approvazione della nostra proposta di legge sulla riforma del Terzo settore: ora anche il Molise è pronto ad avviare in maniera sistemica progetti e iniziative a sostegno del settore che, più di tutti, si muove per intercettare bisogni e fornire servizi. Non solo, questa riforma contribuisce a creare nuove competenze e opportunità lavorative.
È giusto anche evidenziare e rendere partecipi i cittadini delle tante problematiche che riscontriamo quotidianamente dentro il Consiglio regionale: con una ricognizione sui conti della Regione Molise abbiamo scoperto come, negli ultimi 17 anni, la stessa abbia perso circa 100 milioni in derivati finanziari. Si tratta di soldi versati forzatamente alle banche. Una cosa che riteniamo gravissima. Perciò abbiamo chiesto a Toma e alla Giunta, in sessione di Bilancio, di fare il possibile per recuperare parte dei milioni persi o quantomeno interrompere questo flusso di denaro verso gli istituti bancari.
Da anni, poi, denunciamo i disagi del Trasporto pubblico locale. Abbiamo sempre chiesto un gestore unico ma, data l’elevata conflittualità che contraddistingue il settore, per noi la soluzione è costituire una società pubblica per la gestione integrata dei trasporti. Solo in questo modo possiamo garantire un servizio più trasparente, non legato alle logiche politiche o a quelle affaristiche dei concessionari privati. E solo così possiamo garantire sicurezze ai lavoratori ed efficienza ai viaggiatori.
Collegato ai trasporti c’è il tema delle infrastrutture: quelle fisiche, indispensabili ad accorciare le distanze, e quelle digitali che consentirebbero di compensare servizi ora carenti se non, in molti casi, inesistenti.
Ma per incidere su innovazione, intelligenza artificiale e misure che colmino i divari digitali, è necessario avere una visione chiara, strategica e integrata di tutti i servizi del territorio, e delle competenze per attuarli: esattamente ciò che manca e che è mancato fino ad oggi, compresa la volontà di cambiare direzione. Questo ci ha fatto molto spesso alzare i toni: avere in mente soluzioni, avere un disegno di Molise, e non poterlo realizzare perché chi ci governa non guarda nella nostra stessa direzione e non ha i nostri stessi obiettivi, è avvilente. Ma ci dà coraggio sapere che anche voi, come noi, volete il bene di questa terra e di chi la vive.
E non si può vivere in una terra in cui i servizi sanitari essenziali sono messi ogni giorno a dura prova e, in alcuni gravi casi, addirittura smantellati. Una sanità pubblica di qualità è la nostra stella polare, sin dal primo giorno in cui ci siamo seduti tra i banchi di questo Consiglio regionale avvertendo su di noi tutta la responsabilità della vostra fiducia.
Tra accessi agli atti e richieste di azioni concrete al governo Toma, possiamo affermare ‘documenti alla mano’ che l’enorme debito sanitario che grava sul Molise è frutto di una pessima gestione dei rapporti con i privati accreditati, ma anche di una serie di inefficienze dovute alle tantissime gare d’appalto mai partite o mai concluse. Parliamo di milioni di euro dei cittadini molisani che si perdono in una rete di privatizzazioni selvagge. Oltre ai servizi sanitari, infatti, l’Azienda sanitaria molisana affida all’esterno anche quelli ‘non sanitari’ come pulizia, mensa e portineria degli ospedali. Si tratta di un giro d’affari totale di quasi 41 milioni di euro l’anno. Una somma che, per giunta, è aumentata di circa 10 milioni solo tra il 2015 e il 2019.
Anche l’Anac ha bocciato l’operato di Giunta regionale, Asrem e Centrale unica di committenza proprio in merito ai contratti di affidamento dei servizi ‘non sanitari’ negli ospedali molisani. Perciò, sul tema, abbiamo depositato una proposta di legge per istituire una Commissione consiliare di studio sui contratti in sanità e sul rapporto con i privati accreditati. Rapporto che, anche dal giudizio dei Tavoli tecnici interministeriali e della Corte dei Conti, risulta assolutamente squilibrato.
Non ci siamo mai tirati indietro quando c’era da tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini. Non lo abbiamo fatto quando l’Azienda sanitaria regionale ha sospeso il servizio trasporto per i dializzati affetti da Covid: in quel caso abbiamo diffidato sia l’Asrem che il Commissario alla Sanità e abbiamo chiesto la riattivazione immediata del servizio. E ci siamo battuti in prima linea per la stabilizzazione dei cosiddetti ‘Angeli del Covid’, i precari della sanità che nel momento più buio hanno dato anima e corpo per la vita dei molisani.
Così come possiamo rivendicare con orgoglio l’attenzione riposta affinché la Regione e l’Università del Molise stipulassero un nuovo accordo per il corso di studi di Scienze infermieristiche ad Isernia, che era a rischio chiusura.
Ci sarebbe tanto da raccontare, e chi ci segue sempre sa bene che proviamo ad aggiornarvi quotidianamente sulle nostre azioni e sul nostro lavoro in Consiglio regionale. Siamo certi che il nostro impegno e il contatto diretto che abbiamo sempre cercato di mantenere con voi cittadini, siano tra le ragioni per le quali il MoVimento 5 Stelle in Molise continua ad essere apprezzato e stimato: la vostra fiducia espressa alle scorse elezioni lo dimostra, e non possiamo che andarne fieri.
E proprio il vostro sostegno, la nostra esperienza di questi anni di mandato, la consapevolezza che esiste un modo, una strategia, una visione per dirottare il Molise fuori dal pantano e farlo finalmente decollare, la certezza di avere alle spalle un gruppo politico che resta fedele ai suoi valori adeguandosi ai tempi e strutturandosi sempre di più e meglio sui territori, ci danno la certezza che questo 2023 sarà l’anno dell’opportunità.
Sì, l’opportunità, la possibilità, la chiamata collettiva a prendere una decisione dalla quale dipenderà il futuro del nostro Molise, dei nostri figli, di tutti noi.
Con l’ottimismo e la volontà di fare sempre del nostro meglio nel ruolo che ci avete affidato, e con la certezza che affronteremo insieme tutte le vincenti sfide che ci attendono, non possiamo che augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un buon 2023!