È l’immagine che lo scenario paradisiaco di Campitello Matese restituisce ancora all’8 di dicembre: la stagione sciistica è incredibilmente ferma al palo. Nel giorno dell’Immacolata Concezione gli impianti sono infatti desolatamente chiusi. Una situazione, questa, che avevamo ampiamente pronosticato e per cui ci siamo battuti nei mesi scorsi, visto l’immobilismo della giunta Toma. I ritardi sulla ripartenza di un comparto che ne ha fortemente bisogno, dopo due anni durissimi, sono intollerabili. Ecco perché non si può più perdere un minuto di tempo e assicurare sin da subito l’avvio della stagione invernale in sicurezza.
di Andrea Greco e Angelo Primiani
La mancata messa in funzione nei tempi previsti degli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Campitello Matese sta causando danni irreparabili per numerose attività ricettive, imprenditori, ma più in generale al comparto Montagna che non vedeva l’ora di ripartire dopo il lockdown e la mancanza di neve degli anni scorsi.
La causa principale dei ritardi: il disinteresse della Regione
Non si sarebbe dovuto perdere un solo minuto affinché fosse assicurata l’adeguata accoglienza a migliaia di presenze annunciate a Campitello. Non avremmo mai voluto commentare l’ennesimo fallimento di una classe politica totalmente inadeguata. Ma i molisani meritano di sapere la verità. E purtroppo abbiamo dovuto raccontarla proprio ieri, 8 dicembre – data simbolo dello start alla stagione invernale -, direttamente dal pianoro della bellissima località matesina.
Questo stato di cose è inaccettabile e ci auguriamo che cambi immediatamente, anche alla luce delle rassicurazioni che ci erano state fornite in tal senso. Ma, ahinoi, quella di questi giorni è purtroppo un’amara conferma dei timori denunciati alla vigilia. Ritardi incomprensibili come la situazione che ha portato all’avvicendamento delle cariche societarie della partecipata Funivie Molise. Per non parlare dell’annullamento del bando 2020 per la gestione degli impianti con conseguente affidamento, arrivato quest’anno, a poche settimane dall’avvio della stagione, senza che tuttavia fosse assicurata la riapertura per tempo.
Toma e Cotugno si facciano da parte: Campitello non merita tutto questo
Un pressappochismo disarmante che risponde alle responsabilità politiche di Donato Toma, che ha trattenuto a sé la delega alla montagna, ma anche a quelle di Vincenzo Cotugno, assessore al turismo. E ora a subirne le conseguenze, come accaduto anche in passato, è chi con la neve ci vive e paga le tasse.
Campitello non merita tutto questo, perché ha tutte le carte in regola per candidarsi ad essere una delle migliori stazioni sciistiche del Centro Sud Italia. E perché può rilanciare l’immagine del nostro Molise. Ad oggi però è ancora chiusa e non competitiva rispetto ad altre stazioni, invece, aperte regolarmente.
L’ennesimo risultato disastroso che a nostro avviso dovrebbe bastare per spingere i vertici regionali a riflettere seriamente sul farsi da parte e riconsegnare le chiavi di questa terra a chi ne ha realmente a cuore le sorti.