I fatti, alla fine, ci hanno dato ragione: alcuni piloni della seggiovia principale di Campitello Matese, la Colle Del Caprio, andavano messi in sicurezza. Una necessità che avevo evidenziato più volte in passato, ma i miei appelli erano sempre stati ignorati. Il governo regionale, infatti, ha preso consapevolezza delle criticità con colpevole ritardo. Ora i lavori sono finalmente in corso e per il bene del Matese e di tutta la regione, la nostra attenzione resterà alta finché non vedremo tornare le piste da sci di Campitello ai fasti di un tempo.
di Angelo Primiani
Già due anni fa segnalavo le inefficienze e le carenze strutturali della stazione sciistica matesina. Le mie denunce erano talmente serie che la redazione di ‘Striscia la notizia’ decise di dedicarci un servizio nel dicembre del 2020. Dopo la messa in onda, però, fui tacciato di allarmismo, in particolare da alcuni esponenti della politica locale regionale.
La Regione arriva sempre con colpevole ritardo
Nell’esercizio delle mie funzioni, non chiedevo altro se non una presa di consapevolezza del problema, per assicurare a turisti e residenti la fruizione in sicurezza degli impianti di risalita di Campitello, che per decenni hanno rappresentato un vanto per tutta la regione. Purtroppo, come spesso accade, il governo regionale ha preso invece consapevolezza delle criticità di Campitello con colpevole ritardo.
A differenza di quanto sostiene il centrodestra, non ho interesse nel rivangare il passato, anzi auspico che si guardi avanti. Come fatto anche stavolta e nei mesi scorsi, continuerò quindi a seguire l’evoluzione dei lavori per accertarmi che la prossima stagione invernale possa partire regolarmente. Gli operatori del comparto turistico hanno già subito gravi ed insostenibili perdite. E ciò non deve più accadere.
Bisogna rimettere in sesto l’impianto di innevamento programmato
Dopo mesi di nostre sollecitazioni, qualcosa sembra muoversi inoltre per quanto riguarda l’innevamento programmato. Anche su quel fronte sono necessari interventi importanti, e ciò potrà avvenire solo con una corretta gestione dei fondi riprogrammati in tal senso: 1.800.000 euro dal Fondo di sviluppo e coesione.
Per il bene del Matese e di tutta la regione, la nostra attenzione resterà alta finché non vedremo tornare le piste da sci ai vecchi fasti.