In Consiglio regionale ho depositato una interpellanza indirizzata al presidente della Regione Molise, Donato Toma, per conoscere come mai, nonostante la pesante crisi economica generata dalla pandemia, ci siano ben 30 collaboratori che da febbraio 2020 sono in attesa di assunzione nei Centri per l’impiego regionali.
Di Fabio De Chirico, portavoce M5S in Consiglio regionale
Durante l’emergenza sanitaria la situazione dei Centri per l’impiego è peggiorata, con i dipendenti dell’ente in smart working e la chiusura di tutti gli sportelli. Eppure mai come ora sarebbe fondamentale assicurare un servizio così importante per aiutare chi è rimasto senza lavoro.
Questi uffici, negli ultimi anni, hanno visto perdere forza lavoro anche per via di scelte amministrative controverse. Alcune delle quali sono state oggetto di una mia interrogazione che riguardava la situazione di ben 27 ex dipendenti a tempo determinato i quali, con anni di servizio e dopo aver vinto un concorso pubblico, si sono visti esclusi dal processo di stabilizzazione o quantomeno da un rinnovo contrattuale.
I pochi dipendenti dell’ente (a Campobasso se ne contano solo sette), in smart working, non riescono a fornire risposte agli utenti neppure telefonicamente, tant’è che alcuni cittadini esasperati si sono visti costretti a chiamare le Forze dell’ordine. C’è addirittura chi ha perso un posto di lavoro perché negli uffici pubblici non ha trovato nessuno che gli rilasciasse il certificato utile per l’assunzione. Questo è solo uno dei tantissimi casi denunciati dai molisani in questi mesi.
Cosa sta aspettando la Regione per potenziare i Centri per l’impiego?
A gennaio 2020 l’Agenzia regionale Molise Lavoro aveva pubblicato l’avviso pubblico oggetto dell’interpellanza, per conferire 30 incarichi di collaborazione a supporto dei Centri per l’impiego di Campobasso, Isernia e Termoli. Con la semplice valutazione comparativa dei curricula formativi e professionali avrebbero potuto fare in fretta, invece solo il 30 settembre scorso è stata pubblicata la graduatoria di merito e da allora non è pervenuta alcuna notizia sulle assunzioni. Si tratta di persone con diploma di laurea e una comprovata esperienza (almeno 36 mesi) in materia di assistenza tecnica e di orientamento presso i servizi pubblici del lavoro.
Di certo, il problema non è legato a carenza di fondi. Numerosi, infatti, sono gli stanziamenti ricevuti dalla regione Molise in questi anni, sia per l’assunzione di personale che per migliorarne le strutture. Dunque: cosa si aspetta ad incrementare l’organico al fine di assicurare all’utenza i livelli essenziali delle prestazioni, visto che al momento non si riesce a garantire neanche quelli minimi?
Cosa si aspetta a far funzionare queste strutture pubbliche che devono erogare servizi al lavoro visto che tutte le Regioni d’Italia, tranne la nostra, stanno potenziando questi uffici?
Sono questi i motivi della mia interpellanza rivolta al presidente Donato Toma, da cui ci aspettiamo una risposta concreta e celere. Ad oggi la carenza di risorse umane rende i Centri per l’impiego incapaci di gestire l’emergenza occupazionale che sta travolgendo la regione. In particolare, l’ufficio territoriale che rischia maggiormente il collasso è quello di Campobasso, dove sono operativi solo sette dipendenti a fronte di un’enorme mole di richieste provenienti dagli utenti in difficoltà.
Insomma, questo ritardo è inspiegabile: la Regione faccia in fretta!