Il Consiglio di Stato conferma Angelo Percopo alla guida dell’ASREM, prendendo atto che il provvedimento commissariale n. 27, emanato da Frattura in qualità di commissario ad acta, con il quale viene defenestrato Carmine Ruta e viene avviato un processo di evidenza pubblica per l’individuazione del nuovo direttore generale, rende di fatto superato la ragione del contendere tra Percopo e Ruta. Tale provvedimento è stato però oggetto di osservazione da parte del Tavolo Tecnico Interministeriale perché non condiviso dallo stesso ed è quindi da ritenersi nullo. Il Presidente/Commissario Frattura ha una posizione che invece osteggia il ruolo del Tavolo Tecnico perché, come dichiarato a più riprese, è lui, in qualità di Commissario ad acta, ad essere anche il rappresentante del Governo: si ripete lo stesso schema caro all’ex-Governatore Iorio, schema secondo il quale il problema della sanità regionale è da ricondursi alla sola struttura commissariale e non alle scelte politico-amministrative effettuate.
Dopo un’iniziale convergenza di obiettivi e strategie tra Ruta e Frattura, e dichiarazioni di apprezzamento e stima, che hanno ispirato il primo tour informativo sulla sanità, si è assistito ad un repentino stravolgimento di posizioni. Il 26 agosto Frattura sfiducia Ruta e da quel giorno in poi insiste in una campagna aggressiva nei confronti della struttura commissariale, prendendo le distanze dalle indicazioni di Basso e del Tavolo Ministeriale. Che cosa è successo? Nel periodo precedente a tale data è stato prodotto qualche documento ad integrazione del Piano Basso per la sua definitiva approvazione ed attuazione? Cosa diceva? Abbiamo ragione di credere che tale documento esista.
Inoltre spostare questa vicenda su un piano giudiziario con ricorsi e controricorsi, cui prodest?
Il Tavolo Tecnico Interministeriale è strumento governativo, braccio operativo del Ministero, che ha come obiettivo quello di guidare, insieme al Commissario ad acta Frattura ed il sub-Commissario Rosato, la Regione Molise nel percorso del Piano di Rientro. La posizione annunciata dal Presidente è quella di voler rimuovere la struttura commissariale esistente, per evitare un possibile nuovo aumento delle tasse, anche a rischio di subire un commissariamento del commissario: cui prodest?
E’ una strategia vincente avere come unico interlocutore la Presidenza del Consiglio, tra l’altro alle prese con una possibile crisi di governo? A noi sembra quasi un mettere le mani avanti…per non cadere indietro! Perché i cittadini molisani devono subire sempre le stesse dinamiche, vedendosi ogni giorno ridotte la quantità e la qualità dei servizi sanitari offerti?
Ripetiamo, cui prodest?
Gruppo di lavoro Sanità
1 commento
Pingback: Cui prodest? #2 | MoVimento 5 Stelle Molise