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Emergenza idrica, parliamone in un Consiglio monotematico

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Ciò che sta accadendo ancora una volta nel capoluogo di regione in queste ore, così come in altri paesi, evidenzia oltre ogni ragionevole dubbio come a pagare il costo più alto per la mancata programmazione politica e la pessima gestione del servizio idrico siano sempre e solo i cittadini. Per questo motivo, se si vuole scongiurare un’autentica guerra dell’acqua, il governo regionale deve dare priorità assoluta in agenda all’innovamento della rete. Ed è ora che se ne parli in un Consiglio monotematico.

di Angelo Primiani

Lo dico da tempo e lo ribadisco: il problema da risolvere a monte è quello delle perdite ingenti che si verificano tra la sorgente e i rubinetti dei molisani. Se non si interviene subito in tal senso, c’è il rischio concreto che nei prossimi anni la questione diventi sempre più seria e fuori controllo.

Servono 200 milioni di euro per innovare la rete

Secondo alcune stime, effettuate anche sulla base dei progetti reperibili sulla piattaforma Open Polis, servono circa 200 milioni di euro per intervenire sulle reti idriche del territorio e risolvere l’annosa problematica delle perdite: in base ai dati più aggiornati, infatti, in Molise oltre 50 litri su 100 vanno dispersi nel sottosuolo a causa delle condutture ormai logore.

I fondi per finanziare tali progetti esistono, e in parte sono già sfumate diverse occasioni legate al Pnrr poiché la Regione non si è mossa nei tempi giusti. Ora che la crisi idrica si sta abbattendo sulla popolazione come non era mai accaduto prima, non c’è più tempo da perdere: quello degli interventi sulla rete deve essere il primo punto dell’agenda politica regionale se vogliamo davvero vincere la sfida del futuro, quella dell’acqua, senza subirne passivamente le conseguenze.

Si aprono scenari preoccupanti

Lo dico anche perché ciò che è accaduto a Campobasso, con un preavviso di meno di un paio d’ore, analogamente a episodi simili avvenuti in altri centri, apre preoccupanti scenari per la società che oggi si occupa della gestione delle risorse idriche molisane: Grim. E non mi meraviglierebbe affatto se i cittadini facessero valere i propri diritti, valutando eventuali profili di violazione degli adempimenti contrattuali da parte del gestore.

Dell’argomento, ad ogni modo, occorre discuterne in fretta in un Consiglio regionale monotematico: nei prossimi giorni depositeremo una richiesta formale. Occorre fare definitiva chiarezza su quanto sta avvenendo, ma anche stabilire una volta per tutte le priorità: bisogna rendere la rete più efficiente, e bisogna farlo in tempi certi e veloci. Altrimenti, saremo costretti a rincorrere gli eventi e a subire gli effetti catastrofici di una crisi senza precedenti.

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