I nostri portavoce insieme a cittadini, amministratori, parti civili e religiose hanno partecipato all’incontro organizzato dal Comitato per la salvaguardia del territorio molisano per arginare la proliferazione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici in zone di pregio. Il messaggio è unico: la necessità di cambiare modello energetico deve convivere con la tutela del territorio
Al centro del dibattito pubblico che si è svolto nella frazione di Nuova Cliternia, soprattutto il progetto del parco eolico di Campomarino-Portocannone che prevede la realizzazione di mega impianti all’interno di un’area a forte vocazione agricola e turistica. Lo sviluppo incontrollato minaccia quest’area che va invece tutelata.
Il MoVimento 5 Stelle lavora da anni ad un cambio del modello energetico, ma nel portare avanti questo cambio le istituzioni devono avere la capacità di tenere in debita considerazione le peculiarità di un territorio.
In Molise solo qualche settimana fa, durante la discussione al Bilancio, abbiamo presentato una proposta proprio per sospendere le autorizzazioni di impianti eolici, fotovoltaici e impianti di rifiuti in zone agricole con produzioni agro-alimentari di qualità. Il centrodestra ha bocciato la nostra proposta, anche se poi non perde occasione per partecipare ad incontri che in pratica chiedono le stesse cose alle quali si sono opposti.
Noi, invece, abbiamo le idee ben chiare e i nostri portavoce lo hanno ribadito in maniera netta:
Patrizia Manzo: “Serve pianificazione per cambiare rotta”
“In Regione abbiamo approvato il Piano energetico nel 2017, ma ad oggi mancano ancora le linee guida. Nel frattempo c’è una bozza di Piano paesaggistico regionale che attende la definitiva approvazione da decenni, dopo lungaggini e concertazioni con Unimol e Mibact.
Non si può continuare ad attendere che il territorio venga sventrato, oggi serve una seria programmazione per cambiare rotta e una politica in grado di disegnarne il futuro, non tesserne il drammatico destino. Una politica in grado di puntare sulla gestione collettiva dell’energia attraverso la promozione delle comunità energetiche, mettendo in rete economia pulita a costi ridotti. Gli attacchi alle nostre aree sono anche il frutto di una politica che in passato ha abdicato al ruolo di governo del territorio attraverso una programmazione di tutela. Non smettiamo di sognare, un Molise migliore può esistere
Valerio Fontana: “Siamo l’unica Regione senza legge urbanistica”
“Il Molise vanta uno strano record in materia energetica. Abbiamo una concentrazione di impianti eolici nettamente superiore alla media nazionale. Circa 350 aerogeneratori in soli 4400 chilometri quadrati. Basti pensare, ad esempio, che l’Abruzzo non arriva a 300, nonostante un’estensione territoriale più che doppia. Numeri in controtendenza rispetto a quelli relativi al riparto dei fondi ricevuti: riceviamo ogni anno circa lo 0,5% della torta dei finanziamenti nazionali, ma registriamo il 3,8% dell’energia eolica prodotta a livello nazionale. A questi numeri si aggiunge un’altra anomalia: abbiamo subito una proliferazione incredibile di micro parchi eolici da 5-6 pale, che hanno invaso gran parte del territorio regionale. In Italia siamo l’unica regione a non disporre di una legge urbanistica. Tutto ciò è inaccettabile”.
Angelo Primiani: “Rispettare il sacrificio di chi ha scommesso su queste aree”
“Se in Molise dobbiamo assistere periodicamente a progetti incoerenti con le sue vocazioni naturali è perché il governo Toma si è rivelato totalmente incapace di fare scelte programmatiche lungimiranti. Lo sviluppo però, se è di questo che parliamo, dovrebbe sempre tener conto del sacrificio di chi per primo ha scommesso su queste aree. Ma è evidente che ciò non sta accadendo. La zona infatti è fortemente vocata all’agricoltura, e porta lustro all’intera Regione grazie ai suoi prodotti di eccellenza. Non solo perché parliamo di un’area turistica. Esiste infatti un piano strategico del turismo che cozza bruscamente con quanto sta accadendo sul territorio. La Regione faccia chiarezza: la costa molisana dev’essere valorizzata da un punto di vista turistico o dev’essere preda di mega impianti energetici?”.
Vittorio Nola: “Di Molise ce n’è uno: prendiamocene cura”
“L’installazione di parchi eolici e fotovoltaici in basso Molise va fermata in maniera trasversale. Rivolgo l’invito alla Provincia di Campobasso chiamata ad esprimere ufficialmente la propria contrarietà, come pure a tutti i sindaci di zona che tramite specifiche delibere possono pretendere dalla Regione, ricevendo il nostro appoggio, la ricostituzione del comitato Via e al contempo far emanare un regolamento capace di individuare aree precise dove far nascere questi impianti. A riguardo in Consiglio regionale abbiamo chiesto la sospensione di tutte le autorizzazioni in attesa dell’approvazione del Piano paesaggistico. Non dovremmo mai dimenticare che non abbiamo una terra di ricambio.
Di Molise ce n’è uno: prendiamocene cura”.