L’assistenza tecnica nella gestione del fondo europeo dedicato al settore ittico è stata affidata con un imbarazzante ritardo, ma alla Regione Molise costerà molto di più rispetto al passato. Già esternalizzata nella precedente programmazione comunitaria, quando il FEAMP era diviso in altri due fondi (SFOP e FEP), era costata circa 60.000 euro per 4 anni. Mentre oggi, a un anno dalla scadenza del ciclo di programmazione, ci costerà il doppio: 120.000 euro.
Di Valerio Fontana, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) è uno dei fondi strutturali e di investimento europei, finalizzati a promuovere una ripresa basata sulla crescita e l’occupazione. Si tratta di un fondo cruciale per il nostro territorio soprattutto per le aree costiere, in quanto:
- sostiene i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile;
- aiuta le comunità costiere a diversificare le loro economie;
- finanzia progetti che creino nuovi posti di lavoro e che migliorino la qualità della vita nelle regioni costiere;
- agevola l’accesso ai finanziamenti.
Queste attività necessitano però di un personale altamente specializzato e, proprio in virtù di ciò, lo stesso Regolamento Comunitario che istituisce il fondo prevede che si possa destinare all’assistenza tecnica fino al 6% delle risorse disponibili. Per il ciclo di programmazione europea 2014-2020, il Molise ha previsto un importo di 187.842 euro da destinare proprio all’assistenza tecnica, che è stata attivata però con grande e grave ritardo.
Lo scorso 7 giugno ho indirizzato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale, Donato Toma, e al Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, perché mi risultava che il servizio di assistenza tecnica non fosse stato ancora affidato. In effetti, nella risposta all’interrogazione, il Presidente Toma sottolinea quanto fosse importante il servizio, fino a quel momento svolto da risorse umane interne alla struttura regionale. Tanto importante che lo stesso Assessorato all’Agricoltura e il Servizio competente avevano più volte sollecitato l’accelerazione delle procedure per individuare personale tecnico qualificato.
Come tutti sappiamo, i cicli di programmazione dei fondi europei sono di sette anni (quello in corso è iniziato nel 2014 e terminerà nel 2020). Ma solo a maggio 2018 è stato dato mandato alla Centrale Unica di Committenza affinché attivasse una procedura di selezione degli operatori economici da invitare a procedura negoziata, ovvero esternalizzasse il servizio. Tra la nomina della commissione giudicatrice e le procedure di valutazione, si è arrivati al 18 luglio 2019, quando la società Meridiana Italia Srl di Potenza si è aggiudicata il servizio con un importo di 120.000 euro. L’assistenza tecnica, ci dice il Presidente, può ritenersi attivata a partire dal 12 novembre scorso.
Ormai è tristemente noto che il Molise è tra le peggiori regioni d’Italia nell’utilizzo dei fondi europei, anche per via dei tempi biblici con cui attiva le procedure necessarie. Ciò che mi lascia ancora degli interrogativi è invece la determinazione della dotazione finanziaria per la società esterna. Mi risulta, infatti, che anche durante lo scorso periodo di programmazione (2007\2013) l’assistenza tecnica sia stata affidata in ritardo. Ma, per i 4 anni di servizio svolto, è costata circa 60.000 euro. Ora, quando manca circa un anno per la fine della programmazione, la Regione ha destinato un importo doppio alla società Meridiana Italia. Se l’importo iniziale, che serviva a coprire i 7 anni di programmazione del fondo europeo, ammontava a 187.000 euro, è normale che per un solo anno di servizio si assegni alla società esterna il 64% delle risorse previste inizialmente, ovvero 120.000 euro?
Fermo restando che ritengo il servizio di assistenza fondamentale soprattutto per le tante PMI ittiche molisane, mi chiedo se non sia spropositato l’importo assegnato alla Meridiana. Anche considerando che, nelle more dell’aggiudicazione, è stato sovraccaricato il personale interno della Regione nonostante non avesse le competenze tecniche necessarie.
Alla luce di tutto ciò credo che il Presidente Toma debba a me, agli operatori ittici e a tutti i molisani, ulteriori delucidazioni su come vengono spesi i soldi pubblici e su cosa intenda fare la sua Giunta per invertire il pessimo trend di utilizzo dei fondi europei.