L’indignazione generale dei cittadini molisani sui costi della politica, che giustamente si esprime anche sotto forma di manifestazioni di sdegno organizzate, come la prossima del 1 Ottobre, è la stessa identica che ha portato noi del MoVimento 5 Stelle a creare il gruppo più di due anni fa, a metterci la faccia per partecipare alle elezioni, a lavorare in piena libertà da interessi e compromessi per cambiare dal basso e dalle sedi istituzionali questa regione. Partecipazione, trasparenza, onestà sono valori da cui non si può prescindere se vogliamo il vero cambiamento delle istituzioni. E quindi ben vengano cittadini liberi se impegnati a loro modo verso il nostro stesso obiettivo, ben vengano cittadini che stanchi delle solite chiacchiere da bar provano a presentare leggi di iniziativa popolare raccogliendo firme ai banchetti, lo abbiamo fatto, ma ci teniamo a ribadire che noi siamo figli della stessa indignazione, perseguiamo gli stessi obiettivi anche da dentro il Consiglio stavolta, non solo fuori, e vorremmo essere affiancati in queste battaglie piuttosto che strumentalizzati o non menzionati in alcune recenti ricostruzioni storiche.
Comunque sia se un’idea è giusta è giusta e basta, al di là delle bandiere e delle presunte “paternità”, per cui ribadiamo la nostra indignazione, lasciando alla sensibilità soggettiva la scelta di prendere parte alla manifestazione (non siamo un Partito, i diktat non esistono e non inizieremo ora), ma ci sentiamo in dovere di prendere le distanze da coloro che predicano bene, ma hanno razzolato male (magari continuano tutt’ora) e da coloro i quali, visti i costosi mezzi promozionali, non credono nella spontanea indignazione e autodeterminazione popolare, bensì in quella di Partito, o declinazioni varie che tale sostantivo può assumere (più o meno ad personam). Una comunità divisa è una comunità debole, sempre e comunque!
9 commenti
Ieri sera ho letto una dichiarazione del Movimento su Primapaginamolise. it e mi sono cadute le braccia. Stamane, invece, ho letto questo comunicato sul blog di Michele Mignogna e mi sono ricreduto. Non potevo accettare che uno dei temi centrali della politica del movimento contro la casta, sarebbe stato boicottato perchè organizzato dai cittadini non inquadrati dentro un partito e, come molti di quelli che organizzano, militanti del Pd e in netto disaccordo con la politica di Frattura che pure hanno votato. La novità è proprio questa: una parte consistente degli elettori del centro sinistra, tra cui io non mi annovero, prende le distanza da questo centro sinistra troppo uguale a quello di Iorio.Questo stato va cavalcato e non demonizzato “se una idea è giusta e basta, al di la delle bandiere e delle presunte paternità”, Molti di quelli che organizzano la manifestazione del 1 ottobre, erano alla vostra manifestazione di agosto, tra cui io, e non si sono posti altre domande, e dato risposte, di fronte allo scempio di aumentare le indennità nello stesso giorno in cui si aumentano le tasse ai lavoratori e alle imprese insieme alle accise su auto e benzina, ma hanno appoggiato con la presenza la vostra manifestazione e ne danno continuità. Quanto al finanziamento, vi garantisco che è sostenuto in proprio da chi organizza e una buona parte è sostenuta, per quanto riguarda la stampa di volantini, striscioni, vele, da un’azienda di grafica di Campobasso, il cui titolare è Clemente Iannacone e i suoi figli, nonché dai presentatori della proposta di legge e da una autotassazione di chi organizza. E questi costi saranno documentati e resi pubblici. Del resto, mi risulta, che lo stesso Federico ha avuto un contatto con queste persone e sapeva cosa si stava preparando. I giornali, non tutti, sono costretti a parlarne, perchè assistono alle file di persone che stazionano davanti a gazebo in cui si firma la legge di iniziativa popolare le cui firme (2000) sono facilmente raggiungibili, ma la novità sarebbe oltrepassare e di molto il numero di firme necessarie. Ad ogni buon conto, vi consiglio di prestare attenzione a questo stato di malessere della gente, anzi, di evitare la presa di distanza sulla base di del preconcetto che “potevano votare meglio”. E ve lo dice uno che, pur non essendo militante del movimento e pur non condividendo tutto quello che dite, presta attenzione alle cose giuste che fate e cerca di non demonizzarvi sulla base di un mal riposto senso di superiorità ideologica.
Cittadino Ziccardi, come hai potuto vedere direttamente con la nostra posizione , la situazione è abbastanza chiara, e domani ti accorgerai della nostra presenza, in quanto riteniamo che certe battaglie non hanno colore, anche se qualche sfumatura c’è. La stampa cerca sempre di dire cacchiate, pur di vendere qualche copia, e soprattutto denigrare il movimento, che ha smascherato il loro gioco di compromissione e concussione con il potere, la stampa finanziata dal regime, al soldo del politico di turno.
Chi ha eletto questo governo regionale, deve chiedere conto, ai suoi amministratori, anche più degli altri cittadini, voi dovete incazzarvi se vi hanno raggirati, se non hanno mantenute le promesse, se predicano bene e razzolano male, noi abbiamo un concetto della democrazia diretta, dell’autodeterminazione, che supera il concetto della semplice rappresentanza politica, noi crediamo nell’azione dei cittadini che interagiscono con i loro portavoce quotidianamente, e reciprocamente si decide collegialmente, siamo un pò i figli della rivoluzione francese, della legalità della fraternità, dell’uguaglianza, Noi vogliamo PARTECIPARE attivamente alla gestione della cosa pubblica, non vogliamo DELEGARE, nè ai partiti nè ai sindacati i nostri interessi, che non sono e, non corrispondono agli interessi i di chi si arrocca dietro apparati di partito, dietro burocrazie, e poteri di rendita,, che alienano i cittadini dalla cosa pubblica, per saccheggiare indisturbati
I nostri portavoce non sono ricattabili, non si vendono al migliore acquirente, sono dentro il palazzo, non per arricchirsi, come certi figuri da 15-20 mila euro mensili, e privilegi vari, ma i portavoce del movimento sono gli occhi e la voce della gente dentro il palazzo, pronti a sputtanare, denunciare corruttele e maneggi vari , per impedire che a chiunque di speculare sulla cosa pubblica per proprio tornaconto o per tornaconto di corporazioni varie.
Noi attraverso gruppi di lavoro tematici, aperti a tutti i cittadini di buona volontà , proponiamo questioni che interessano la collettività, in quanto parte della collettività, ed indichiamo soluzioni ai problemi, non protesta fine a se stessa ma proposte costruttive,
Forse per qualche equivoco di forma , e per cattiva informazione da parte dei mass-media, c’è stata incomprensione, il paese è da ricostruire, e solo con la partecipazione attiva di cittadini di buona volontà, che mettendo in sinergia le proprie capacità ed intelligenza, possiamo riuscire in questo progetto.
Caro Ziccardi partecipa ai nostri gruppi di lavoro, e …….
Caro Nicola, io non avevo dubbi su quello che voi avete scritto sul comunicato, ma l’interpretazione data dal giornalista mi è sembrata molto forzata. Ciò mi ha indotto a postare sotto quest’articolo e ristabilire la verità dei fatti. Ti confermo la mia attenzione al vostro movimento e mai mi permetterei di annoverarvi tra i qualunquisti, gli sfascisti ecc. Sono perfettamente d’accordo con te sul principio di restituire ai cittadini la proprietà di decidere sulle cose che a loro riguardano. Ho letto che nei prossimo mese di ottobre organizzate riunione di incontri con i cittadini in varie parti della Regione sulle cose da voi fatte e proposte in seno al Consiglio regionale del Molise. Questo vi fa onore e vi pone al di sopra dei comportamenti usuali dei partiti, cosidetti, “democratici”. Siccome mi pare di aver letto che sono riunioni pubbliche, mi riprometto di partecipare a quella di Campobasso a fine mese. Lo faro in modo disinteressato da qualsiasi progetto di coinvolgimento politico di qualsiasi genere, lo farò con spirito civile di ascoltare dei giovani che hanno e seguono il principio dell’autodeterminazione. Infine ti comunico che io non mi sento raggirato da questa amministrazione perché non li ho votati e tanto meno scelti, ma li subisco senza abbassare la testa ma, anzi, cerco di essere libero di criticarli e combattere come farò domani insieme ai tanti che li hanno votati. A domani.
purtroppo oggi i 5 stelle hanno dato buca, io c’ero, con i nostri portavoce, e con qualche altro compagno del movimento, che avete potuto conoscere, con il suo intervento, rappresenta il punto di vista di tanti cittadini del movimento, che non mancheranno in futuro, di partecipare attivamente ad iniziative di comune interesse.
“Una comunità divisa è una comunità debole, sempre e comunque”, prendiamo alla lettera questo assioma, e sicuramente possiamo, e dobbiamo lavorare, l’unione fa la forza, e ne abbiamo bisogno di tanta, per combattere i soprusi delle corporazioni, delle logge finanziarie, che con le complicità di politici senza scrupoli ci hanno portato al collasso sociale.Oggi ero vicino ai ragazzi delle scuole,giovani sacrificati all’altare della globalizzazione, sono le principali vittime di questa politica dello sfascio dello stato sociale, dobbiamo lottare per loro e con loro, per riprenderci il maltolto, per ridare dignità all’uomo, calpestato da logiche finanziarie di negazione e sfruttameento dell’uomo e del pianeta.
La casta rappresenta solo una piccola parte del problema, rappresenta solo il fetido alito del mostro, la testa e il corpo del nostro nemico risiede nelle logiche dei mercati globali, nelle politiche di annichilimento della sovranità popolare, nell’annientamento degli individui, mediante ricatti quotidiani, ricatto del lavoro, ricatto della fame. IL nostro è un nemico comune, per questo saremo compagni, cittadini in lotta per la liberazione dell’uomo.
con affetto
concordo con quanto detto da te, Ti posto la mia posizione nel merito della manifestazione di oggi. Saluti e a presto.
Sulla manifestazione di oggi si pongono pelosi interrogativi sulla partecipazione, sul finanziamento, sulla quantità di cittadini presenti e, in alcuni casi, della mala educazione di alcuni manifestanti arrabbiati più che indignati. Si cercano e si evocano finanziatori occulti, si indicano ispiratori di convenienza, si depotenzia ad arte il vero contenuto della protesta, si contrappone il tentativo di giustificare gli iniqui aumenti con i risparmi ottenuti. Non si comprende che l’aumento degli emolumenti è la colmatura di 5 mesi passati a cercare un quinto assessore, a disporre nomine senza meritocrazia promessa, ad aumentare tasse e tributi, a continuare lo sfascio di quel poco di assetto produttivo rimasto, a incasinare ancora di più la sanità, a spegnere l’orchestra molisana, a sbarrare il teatro Savoia, a mettere in pericolo Solagrital, Zuccherificio e Itierre. E mi fermo per pietà. In sette mesi di governo, ci ritroviamo la somma dello sfascio lasciato con l’aggiunta dell’incapacità di dare una svolta promessa. Si dirà, ma dopo sette mesi. Dopo sette mesi ancora non abbiamo capito quale è, e quale sarà il Molise di tutti. La gente, gli incazzati di stamattina, hanno percepito che l’unico vero provvedimento preso è quello dell’aumento delle tasse e delle accise, in contemporanea con l’aumento delle indennità già elevate. Si aspettavano una svolta sul lavoro, una ricostruzione del welfare di prossimità, una redistribuzione keynesiana del reddito, si sono trovati in casa una pesante e uniforme impostazione derivata dal governo nazionale. Alle insicurezze nazionali, aggiungono quelle locali, in una sorta di federalismo delle disgrazie. Questa protesta, con questi contenuti, la dovevano organizzare i sindacati se pur silenti e commissariati. La gente è stata lasciata sola, indifesa, tradita, aveva riposto speranze, si è ritrovata sola. E nelle società complesse, se sottomesse, i vuoti si riempiono anche con l’auto organizzazione. Ci poteva essere tutto il Molise o, almeno, le migliaia di persone che si dilettano a evocare manifestazioni violente, durature, incazzate, armate, schizzate, e tutto l’armamentario retorico a disposizione. Molti di quelli che hanno partecipato lo hanno fatto per derimersi dalla fiducia mal riposta e altri a conferma di una scelta contraria alla attuale amministrazione, ed è puerile trovare alibi. Intanto, pochi o molti, per la prima volta nel Molise i cittadini protestano svincolati dalle bandiere dei partiti, i palloncini dei sindacati, i richiami a pagamento. Una forma auto organizzata con tanto di obolo e di fatica a parlare con le persone. Si tratta di populismo? di qualunquismo? di trasformismo? o forse si tratta di stanchezza verso una classe politica che chiede partecipazione quando è utile per se stessa senza voler pagare pegno.
E SE FOSSE UNA STRATEGIA BEN PRECISA???
ritornando alla manifestazione degli “indignati”, ho individuato alcuni elementi di analisi, molto interessanti, cioè secondo me l’operazione cosiddetta di strumentalizzazione, non è altro invece , che un problema di manipolazione, e vi do le prove.
Prima manipolazione, partiamo dal giornale di ciarrapico, quello che danno gratis, dove su due pagine propagandano la manifestazione degli indignati, e mettono a confronto su una facciata, i kosti durante l’amministrazione iorio, e i kosti dell’amministrazione frattura, sottolineando che con frattura i kosti sono aumentati, quindi … si stava meglio prima.
Seconda manipolazione , riguarda l’articolo del giornalista dell’ansa, che in tutti i modi cerca di mettere zizzzania tra il movimento e questi autoconvocati, vi invito a leggere l’articolo, un opera alla giuliano ferrara.
Terza manipolazione, riguarda l’articolo di di bella, dove sottolinea la componente ultrà, l’origine popolare dei manifestanti,etc.etc. negando volontariamente di citare la presenza di giovani studenti, dove fortunatamente, e forse per una loro distrazione, si può ascoltare l’intervento, squisitamente intelligente del rappresentante degli studenti su telemolise,
Sommando le tre cose si è ottenuto un cortocircuito informativo, che ha determinato un disorientamento nell’opinione pubblica, e quindi anche nel movimento 5 stelle,
DIVIDI ET IMPERA
devo dire…un intervento che apprezzo tantissimo…e sul quale mi si trova in sintonia su quasi tutto.
qui invece mi piace un po meno…..”Sulla manifestazione di oggi si pongono pelosi interrogativi sulla partecipazione, sul finanziamento, sulla quantità di cittadini presenti e, in alcuni casi, della mala educazione di alcuni manifestanti arrabbiati più che indignati. “: beh…io non farei una distinzione netta…tra arrabbiati ed indignati..(magari poi ci si da una corretta definizione…)..e neppure darei del maleducato a chi si esprime nei modi propri…non violando la legge.
Ha spiccato invece davvero molto….l’assenza del movimento..se non in misura non “classificabile”..: che fine hanno fatto..!!!?? ..da iscritto al movimento..mai pentito..la cosa mi suona molto..ma molto strana….purtroppo!!
Secondo me ci vorrebbe maggiore partecipazione da parte dei cittadini che condividono le posizioni del M5S, gli impegni istituzionali assorbono tante energie, i fronti sono tanti, e alla fine restano scoperti alcuni fianchi, quindi secondo me ci vorrebbe maggiore partecipazione alle attiviità del movimento,