Il consigliere Fabio Cofelice si è improvvisamente accorto che il Molise è l’unica regione d’Italia a non avere ancora una Film Commission. Peccato che due proposte di legge – una a prima firma del collega Andrea Greco, da me sostenuta, e l’altra della collega Alessandra Salvatore – giacciano da oltre due anni proprio nella Commissione di cui lui è vicepresidente.
di Angelo Primiani
Ora, Cofelice presenta un emendamento alla legge di Bilancio privo di copertura finanziaria, senza alcun confronto preventivo con le opposizioni né con gli operatori del settore. Uno strumento debole, lacunoso e destinato a generare problematiche applicative e potenziali impugnative.
Se c’è una reale volontà politica sul tema, si lavori da subito nella competente Commissione. Si licenzi in tempi brevi un testo condiviso, frutto di audizioni, approfondimenti giuridici e valutazioni economiche. Bastano 15 giorni, se davvero si vuole fare sul serio.
La nostra proposta è nero su bianco da anni
Noi abbiamo tracciato da tempo un percorso chiaro: una Film Commission sobria, efficace, costruita a partire dal primo dipartimento della Presidenza della Giunta regionale, senza fondazioni o nuovi carrozzoni amministrativi. Una struttura capace di mettere in rete le competenze locali, promuovere le bellezze paesaggistiche e storiche del Molise, creare lavoro per tecnici, maestranze, artigiani. Una Film Commission che non sia un’etichetta buona solo per i titoli di giornale, ma un vero motore di sviluppo turistico e culturale.
La nostra proposta è lì, nero su bianco, da anni. Il centrodestra ha scelto finora l’immobilismo. Se ha cambiato idea, ben venga. Ma lo si faccia con serietà e rispetto istituzionale, non a colpi di teatro e operazioni di maquillage politico.