La Giunta regionale dimostra, ancora una volta, una scarsa attenzione ai problemi dei cittadini più “deboli”. Il presidente Toma non ha mantenuto la promessa di aumentare le risorse regionali del Fondo per la non autosufficienza (Fna), dopo il doveroso aumento delle risorse statali voluto dal governo nazionale. Se non si stanziano immediatamente le cifre opportune, circa 400 soggetti svantaggiati rischiano di restare senza alcun sostegno, pur avendone diritto.
Di Andrea Greco, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
L’altro ieri si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei soggetti disabili e delle loro famiglie. Con la determina numero 4332 (in foto) sono state liquidate le somme destinate agli ambiti sociali di zona grazie al Fondo per la non autosufficienza (FNA). Tuttavia, nonostante gli impegni presi durante l’ultimo consiglio regionale, nonostante gli annunci del presidente Donato Toma, il quale aveva garantito uno stanziamento di risorse regionali aggiuntive di 1.5 milioni di euro, le istanze dei richiedenti e degli operatori del settore restano lettera morta.
In tutte le regioni d’Italia, oltre ai soldi che arrivano dal Governo si utilizzano fondi regionali per aiutare le famiglie più bisognose. In Molise, tutto ciò è pura utopia.
Le uniche risorse ripartite dalla Regione sono quelle messe a disposizione dallo Stato: parliamo di circa 3.7 milioni di euro. Rispetto agli anni scorsi, lo Stato ha aumentato di 1.2 milioni di euro quel fondo, così mentre Roma fa il suo dovere, da Toma e i suoi registriamo zero aiuti. Nei mesi scorsi avevamo denunciato, più volte, i colpevoli ritardi della Regione nell’erogazione dei contributi per l’Fna.
Verosimilmente, facendo una stima in base alle richieste degli ultimi anni, anche nel prossimo bando FNA tanti soggetti svantaggiati che avrebbero diritto ad ottenere gli interventi di sostegno (erano circa 400 nel bando 2018), rimarranno esclusi per carenza di risorse. Tutto questo è inaccettabile e noi non siamo più disposti a tollerarlo.
Abbiamo tentato di risolvere la questione, portando in Consiglio regionale degli atti precisi, bocciati incomprensibilmente dalla maggioranza. Non appena riapriranno i lavori d’aula riproporremo la questione, chiedendo alle associazioni e i comitati che si occupano della tutela dei disabili di intervenire in difesa delle proprie ragioni a costo di innalzare le barricate. Questa Giunta dovrà tirare fuori i soldi!