Parte la Raccolta Firme che mira a indire il referendum per l’uscita dell’Italia dall’Euro. Il Movimento 5 Stelle sarà presente nei maggiori centri del Molise con gazebo, banchetti e moduli per le firme.
No agli allarmismi: non si tratta di uscire dall’Unione Europea. Portare l’Italia fuori dall’Euro per frenare la crisi e ridare dignità a tutti i cittadini italiani.
Il Movimento 5 stelle Molise aderisce alla campagna nazionale che punta sulla legge popolare per indire il referendum sull’uscita del Paese dalla moneta unica. A partire dal 13 dicembre il Movimento sarà presente nelle piazze molisane con materiale informativo e moduli per le sottoscrizioni. Gazebo e banchetti sono previsti a Campobasso, Isernia, Termoli, San Martino in Pensilis, Agnone, Bojano, Campomarino e non solo. Punti di incontro e confronto dove ricevere le risposte ad ogni dubbio sull’iniziativa.
Il Firma Day punta su una proposta di legge popolare depositata in Cassazione il 14 novembre scorso, dando il via all’iter che punta a far decidere direttamente ai cittadini se restare nell’Euro. D’altronde, il tema è stato sempre appannaggio dei grandi commentatori. Nessuno ci ha mai chiesto se entrare nella moneta unica: ora decidiamo noi se uscirne. E’ quindi un modo anche per restituire l’Europa ai cittadini: l’UE è ormai vista come qualcosa appannaggio dei governi, lontano anni luce dai problemi quotidiani della gente. E’ invece fondamentale capire che non è così; che la politica monetaria a livello europeo ha dei riflessi importanti anche sullo stato economico di ogni singolo molisano, di ogni singola impresa. Un esempio. Nei primi sei mesi del 2014 sono fallite 8101 aziende e, intanto, le stime circa gli interessi sul debito pubblico dell’Italia nel 2015 parlano di 100 miliardi di euro. In questo contesto il nostro Paese sarà costretto ad onorare quel debito da capogiro soltanto tagliando servizi e risorse, proprio ai cittadini. Il referendum, quindi, mira a slegare le mani all’Italia, sganciarla da una logica da strozzini.
La campagna ‘Fuoridall’Euro’ non vuol essere un grido di avversione al concetto di Europa unita ma è, al contrario, una forma di rispetto nei confronti del sentimento europeo. Un sentimento che ormai si è perso. Il grande sogno è fallito, purtroppo. Il risultato è che si è passati dall’Europa della solidarietà all’Europa della della banche che uccide le imprese. Ecco perché questa nuova battaglia punta al cuore delle politiche monetarie comunitarie. Tuttavia, è bene specificarlo: con la proposta del Movimento 5 Stelle l’Italia resterà in Europa, ma con una deroga per adottare una moneta diversa. Il tutto con una convinzione: continuiamo a volere una Europa dei popoli, non un’Europa delle monete.
Secondo la legge servono 50mila firme, ma l’obiettivo è quello di andare ben oltre. C’è tempo fino al maggio prossimo per raccogliere le sottoscrizioni. Non resta che appoggiare la legge di iniziativa popolare, una soluzione scelta proprio perché il Movimento vuole che sia rivolta a tutti, senza distinzione di colori politici. Quindi sarà il momento anche di vedere se i partiti che hanno impostato la propria campagna elettorale proprio sull’uscita dall’Euro, confermeranno le proprie idee. Comunque sia, il Movimento 5 Stelle andrà avanti. Per dare un futuro a se stessi e all’Italia non resta che firmare. Ora.
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