Il MoVimento 5 Stelle Molise ringrazia i 10.650 cittadini molisani che hanno consentito il conseguimento, oltre le previsioni, di un risultato straordinario alle elezioni regionali 2011.
Siamo nati 4 mesi fa e, grazie a tutti voi, abbiamo superato il 5% a livello regionale, grazie a voi liberi cittadini, che credete in un progetto fatto da giovani (e non) con una gran voglia di proporre qualcosa di nuovo, fuori dagli schemi consueti e dalle logiche partitiche, per costituire ed offrire un’alternativa ad una politica clientelare che sta affossando il Molise.
Il risultato di questi giorni è solo un punto di partenza per tutti noi, ci stiamo preparando alle prossime sfide con rinnovato entusiasmo. La campagna elettorale, condotta confrontandosi con i cittadini, ha fatto emergere non una volontà di voto di protesta ma la voglia di condividere un programma e delle idee che possano veramente migliorare le sorti della nostra piccola regione.
Detto questo, ci sembra necessario fare un’analisi politica seria sul risultato elettorale, che rifugga da polemiche sterili e strumentali, in risposta alle analisi fatte da alcuni giornali e da alcuni esponenti politici.
Un’ottima sintesi è stata esposta da Francesco Angeli nel suo blog:
…Il Movimento 5 Stelle raggiunge, seppur non eleggendo un consigliere, il 5,6 %. Risultato mai visto nel Sud e nel Centro Italia dove i grillini si erano sempre fermati a percentuali bassissime, riuscendo a farsi strada solo nel Nord Italia. Ebbene, per una regione come il Molise, dove il voto di scambio è all’ordine del giorno, questo è un risultato straordinario, se pensiamo che addirittura nella sola Campobasso il Movimento è arrivato a quasi il 10% dei voti. Ora facilmente si insinuerà che il voto ai grillini ha fatto perdere il centro-sinistra. Ma siamo sicuri che questi voti non provengano dall’astensionismo? Oltretutto il centro-sinistra ha visto una crescita rispetto alle precedenti elezioni, quindi sarebbe difficile spiegare come dei voti siano scappati da li per finire al 5 stelle. Ecco magari c’è da chiedersi come si faccia a preferire un ex-forzista e ex-ioriano ad un giovane come Antonio Federico, leader del Movimento, con nessun passato politico da rinfacciare. E con una voglia di abbattere la Casta da far tremare qualsiasi potentato partitocratico. Frattura avrebbe ridotto dell’80% gli stipendi dei Consiglieri Regionali? E avrebbe rinunciato al finanziamento pubblico dei partiti? Ecco. La risposta credo che la sappiamo tutti. Soprattutto la sanno quegli elettori che, stavolta, hanno votato, nell’Italia che si è sempre retta sul meno peggio, finalmente, per il meglio.
Inoltre va considerato l’alto astensionismo aumentato del 6% rispetto al 2006 e questo dato non può essere considerato che una sconfitta acroma, anche se, a dirla tutta, senza il M5S la percentuale sarebbe stata più alta. Il secondo dato da considerare è il calo di 20.000 consensi rispetto al 2006 da parte delle liste provinciali del centrosinistra, calo che non è certamente da addebitare al M5S, che ha ottenuto in provincia di Campobasso nel proporzionale 4083 voti. In questo contesto, emerge certamente l’importante risultato, che ha sfiorato il miracolo politico, di Paolo Di Laura Frattura che è riuscito a ottenere ben 14.830 voti in più della sua coalizione, che nei fatti si è dimostrata perdente su quella di centro-destra di quasi 20 punti percentuali.
Non si capisce come molti esponenti del centro-sinistra si ostinino a dire che i 10.650 voti della lista regionale capeggiata da Federico sarebbero spettati al candidato presidente Paolo Frattura. Questa opinione è smentita dai fatti: il M5S ha sfondato sopratutto nei due comuni più popolosi Termoli e Campobasso, nei quali Frattura si è nettamente imposto sul suo principale avversario. A Termoli Frattura ha ottenuto gli stessi voti di Ruta nel 2006, Iorio è calato di circa 3.500 voti e il M5S ha portato a casa poco più di 2000 voti.
Nel principale comune bassomolisano e nei comuni limitrofi è stata registrata un’alta percentuale di voto disgiunto a favore del candidato Federico, a fronte di un voto di preferenza verso i candidati consiglieri del centro-destra. Questo rende indimostrabile che il M5S abbia eroso consensi alla coalizione guidata da Frattura.
A Campobasso il centro sinistra è rimasto sugli stessi livelli del 2006, Iorio è calato di 5.000 voti, il M5S ha totalizzato poco più di 3.000 voti. Come si può stabilire che anche a Campobasso il M5S ha penalizzato la coalizione di centro-sinistra?
In conclusione è evidente che ancora una volta il centro-sinistra non si interroghi sui motivi della sconfitta al proprio interno e punti il dito contro altre liste (il M5S oggi, in passato l’Idv e la federazione della sinistra); ad esempio sugli errori fatti sui candidati schierati (molti dei quali spingevano apertamente per un voto disgiunto a favore di Michele Iorio), sui motivi del sempre più forte astensionismo, sulla mancata percezione da parte dei cittadini di una vera alternativa al sistema di potere incardinato da Michele Iorio.
Dispiace solamente che i 10.650 cittadini che hanno votato per il MoVimento 5 Stelle non abbiano nessuno che li rappresenti nel futuro consiglio regionale, questo grazie anche ad un sistema elettorale nato all’insegna del bipolarismo che, non rispecchiando assolutamente la realtà delle dinamiche elettorali e concedendo poche chances a nuove proposte, si allontana pericolosamente e irrimediabilmente dai principi base della democrazia.
Il M5S Molise afferma ancora una volta con forza, che i voti non si rubano perchè non appartengono a nessuno ma dipendono dalla fiducia dei cittadini in un determinato progetto politico.
Il M5S Molise c’è e continua a dare battaglia sul territorio ai ”signori della politica” con l’aiuto di tutti coloro che vogliono tornare a fare politica seriamente!