La Regione Molise è l’unica in Italia ad essere ancora sprovvista di un portale geografico regionale. Uno strumento di lavoro indispensabile per i tecnici, per gli Enti territoriali e per i professionisti che si occupano di tutela e sviluppo del territorio. Il Geoportale, infatti, consente di raccogliere dati e informazioni utili ai vari tipi di pianificazione regionale, compresa quella ambientale. In Molise non è attivo. Per venire incontro alle necessità degli operatori del settore mi sono quindi attivato in prima persona presso la Regione Molise chiedendo la riattivazione del portale. Ciò a favore sia dei soggetti interni che dei soggetti esterni abilitati all’uso del servizio.
di Fabio De Chirico, portavoce M5S in Consiglio regionale
Ho depositato una interpellanza in Consiglio regionale con cui ho chiesto le ragioni per cui non risulta più operativa, da anni, una infrastruttura online costata alle casse pubbliche ben 505.000 euro.
Un grave danno per il Molise
Durante la discussione in Aula, l’assessore regionale Quintino Pallante ha letto una nota del dirigente regionale preposto. Da quest’ultima emerge chiaramente un grave danno per l’intero Molise, unica realtà territoriale nazionale ad essere sprovvista di un sistema di accesso telematico ad informazioni fondamentali. Una carenza che determina l’arretratezza della regione dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e della mancanza di strumenti idonei a garantire la sburocratizzazione della Pubblica amministrazione, con evidenti ricadute sull’intero settore, costretto a sopportare maggiori costi ed inefficienze.
La risposta ricevuta dal dirigente preposto, infatti, ha certificato le inefficienze croniche della Regione. Nonostante i proclami, il Molise resta agli ultimi posti per gli investimenti nello sviluppo tecnologico.
Un blackout che dura da anni
Il ‘Progetto Geoportale’ fu istituito nel 2011 in attuazione di una Direttiva europea, ma l’accesso al portale cartografico è stato possibile per pochissimo tempo. Così, per ottenere le informazioni necessarie alle proprie attività, enti territoriali e professionisti devono seguire, ogni giorno, l’iter burocratico di accesso ai vari uffici preposti. Il blackout dura da anni. I link risultano inaccessibili perché, come hanno spiegato dalla struttura regionale, “sono cambiate le normative di riferimento, non c’è specifico personale che se ne possa occupare, le licenze d’uso sono scadute e le infrastrutture hardware (server, reti di collegamento, ecc.) e software di gestione sono diventate obsolete”.
Un quadro desolante
Davanti alle giustificazioni della Regione non possiamo rimanere inerti. Soprattutto per rispetto degli operatori del settore, costretti a vedere le proprie attività penalizzate rispetto a quelle di altre regioni italiane, perché prive di un importante strumento di accesso a dati fondamentali.
Dopo la mia interpellanza, l’assessore Pallante ha annunciato l’intenzione della Regione di trasferire a Molise Dati 100.000 euro per ripristinare il servizio. Quindi all’interno del prossimo bilancio regionale dovrà essere previsto l’opportuno stanziamento. Solo così, finalmente, anche il Molise si metterà al pari delle altre regioni italiane, dotandosi di un portale efficiente e funzionante. Adesso servono i fatti, per questo in fase di Bilancio tornerò a sollecitare la Giunta regionale affinché mantenga gli impegni.