In questi giorni abbiamo lavorato alla presentazione di un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, depositata ieri grazie al sostegno e all’interessamento congiunto della deputata del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli, che mira a chiarire le prospettive future dello stabilimento Stellantis di Termoli il cui progetto di riconversione industriale è stato recentemente congelato da Automotive Cells Company (ACC). Bisogna trovare nuove soluzioni per garantire che l’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Molise possa essere adeguatamente supportato.
di Roberto Gravina
La decisione di ACC di sospendere il progetto della gigafactory a Termoli, annunciata lo scorso giugno, solleva gravi preoccupazioni non solo per l’occupazione locale, ma anche per il futuro industriale del nostro territorio. Lo stabilimento di Termoli, attivo dal 1972, è stato un pilastro della nostra economia e la sua riconversione rappresentava una grande opportunità per l’intera regione.
Il progetto di ACC prevedeva un investimento di oltre 2 miliardi di euro, con la creazione di almeno 1.800 posti di lavoro entro il 2030 e l’avvio della produzione di batterie nel 2026. Tuttavia, a causa del rallentamento del mercato dei veicoli elettrici in Europa, ACC ha deciso di adottare nuove strategie di sviluppo industriale, rinviando ogni decisione definitiva tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Tanti nodi da sciogliere per il futuro di un’intera area
La situazione attuale pone una serie di problemi urgenti, tra cui la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che potrebbero non essere più utilizzabili entro i termini previsti. È essenziale trovare nuove soluzioni finanziarie per garantire che l’accordo di programma sottoscritto dalla regione Molise possa essere adeguatamente supportato.
Le attività di ACC sono cruciali per i piani dell’Unione Europea di creare una catena di fornitura delle batterie indipendente dalle aziende asiatiche, in particolare cinesi. Seguendo l’esempio della Francia, dove lo Stato ha investito circa 840 milioni nel gruppo PSA e in ACC, è necessario un intervento pubblico ed è su questo che è necessario chiedere al Governo cosa intende fare affinché sia confermato l’investimento a Termoli.
Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità. È in gioco il futuro industriale della nostra regione e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro altamente specializzati. Inoltre, riteniamo che l’argomento abbia valenza nazionale e locale, finendo con l’interessare anche altre aziende presenti sul nostro territorio. Chiediamo al Ministro di considerare con la massima urgenza le nostre proposte e di attivarsi per garantire un futuro prospero allo stabilimento di Termoli.