La realizzazione della Gigafactory a Termoli rappresenta davvero una chance imperdibile per il futuro dello sviluppo in Molise. Il tema, però, è stato finora sottovalutato dal Consiglio regionale che, lo ricordo, ha preso un impegno in Aula ormai quasi due anni fa, su nostro impulso, con l’obiettivo principale di salvaguardare e implementare il più possibile i livelli occupazionali attualmente in essere.
Nello specifico, durante la scorsa legislatura, abbiamo proposto di creare un tavolo permanente a livello istituzionale con le rappresentanze aziendali e sindacali, per elaborare strategie e iniziative volte a salvaguardare i livelli occupazionali. Ma non solo, perché la nostra mozione – che fu approvata – impegnava il presidente di Regione a costruire anche un fronte comune con le altre Regioni italiane interessate dall’industria dell’auto, cercando di portare la tematica all’interno della conferenza delle Regioni, nonché ad avviare una interlocuzione con il Governo per individuare i provvedimenti necessari e sostenere la filiera anche attraverso il Pnrr. Infine, alla luce del caro energia, crediamo sia importante verificare quali convergenze industriali siano possibili con le vicine realtà produttive energetiche che già insistono sul territorio e nella medesima area industriale.
Il mancato impegno della Regione
Insomma, un impegno concreto affinché l’esperienza della Gigafactory possa partire davvero nel migliore dei modi, per i lavoratori, tanto quanto per il rilancio dello sviluppo economico e industriale che dal basso Molise, inevitabilmente, avrà ricadute sostanziali sull’intera regione. Ad oggi, però, non si può dire che vertici regionali abbiano tenuto fede all’impegno preso. Perciò, occorre rinnovare l’invito, nello specifico all’assessore Andrea Di Lucente, delegato alle attività produttive, allo sviluppo economico e all’internazionalizzazione delle imprese, a dare seguito a quelle proposte, convocando al più presto il tavolo permanente con le rappresentanze aziendali e sindacali, e passando quindi dalle parole ai fatti.
C’è in gioco davvero il futuro di un’area industriale cruciale per tutto il Molise, e la politica ha il dovere di affiancare lavoratori e imprese in quello che può e deve essere un sano processo di sviluppo e di crescita.