Il centrodestra, dilaniato ormai su qualsiasi tema, trova compattezza solo quando si tratta di avversare il riequilibrio del sistema sanitario a favore del pubblico. In sessione di Bilancio abbiamo fornito diverse soluzioni a tutela dei molisani, contenute in precisi emendamenti portati all’attenzione dell’Aula ma sistematicamente bocciati. Approvare queste proposte avrebbe significato far luce sulla nostra sanità, il primo malato della regione. Sarebbe stato un bene, anche perché, intanto, sul piano nazionale si sta seguendo proprio la strada da noi indicata, quella della massima trasparenza dei dati. Ma in Molise l’unica preoccupazione del centrodestra sembra quella di impedire ai cittadini di conoscere numeri e atti che ruotano attorno alla sanità.
di Andrea Greco
Tra le proposte avanzate in sessione di Bilancio abbiamo chiesto di cambiare le modalità di rendicontazione delle prestazioni erogate dai privati accreditati, seguendo un principio logico: le fatture vanno pagate solo dopo il controllo tecnico formale, come avviene in altre regioni.
Durante le audizioni in Prima Commissione, infatti, abbiamo avuto conferma dell’insolito meccanismo di pagamento delle prestazioni adottato in Molise: la Regione paga il 95% delle fatture ancor prima di effettuare i controlli. Basti pensare che solo ora si stanno controllando le prestazioni erogate nel 2020. Era l’anno del primo lockdown, eppure le grandi strutture private non hanno segnato alcun calo di fatturato. Così, unica in Italia, la Regione Molise ha speso per i privati 100.300.000 euro, cifra simile a quelle degli anni precedenti.
A questa modalità operativa abbiamo provato a porre rimedio, proponendo di pagare le fatture entro due mesi e soltanto dopo il controllo delle prestazioni. Un controllo che deve essere migliorato. Attualmente le verifiche sono fatte a campione e arrivano al 20% delle prestazioni erogate dai privati Asrem e al 10% delle prestazioni per i privati in Gestione sanitaria accentrata (Neuromed e Gemelli). Noi abbiamo invece ribadito che queste verifiche andrebbero innalzate fino al 50% lasciando invariata la quota del 100% per le prestazioni a rischio inappropriatezza.
Abbiamo chiesto controlli migliori per le strutture sanitarie private
Dunque controlli migliori, ma anche trasparenza della gestione sanitaria. Abbiamo chiesto la pubblicazione dei dati sulle strutture private, con apposita sezione sui siti istituzionali. Questo, per sapere quanti soldi vengono destinati ai singoli privati, quanto viene ad essi liquidato durante l’anno e quante prestazioni vengono erogate a cittadini molisani o di fuori regione.
I Tavoli tecnici, la Corte dei Conti e finanche il presidente-commissario Donato Toma, infatti, hanno confermato che le prestazioni erogate ai pazienti extraregionali e le regole contabili tengono fermo il Molise in un eterno Piano di rientro. È un meccanismo per il quale nella nostra regione anche la cosiddetta ‘mobilità attiva’, in realtà, si trasforma in voce negativa per le casse pubbliche.
Per questo abbiamo proposto che, per le prestazioni erogate ai pazienti di fuori regione, la Regione non anticipi più del 50% di quanto spende per i molisani. In questo modo, le stesse strutture avrebbero dovuto poi attendere il saldo dalle regioni di provenienza dei pazienti curati.
Bisogna rivedere i contratti Asrem per i servizi non sanitari dei nostri ospedali
Infine abbiamo portato in Consiglio le spese fuori controllo legate ai contratti Asrem negli ospedali per i servizi non sanitari come mensa, pulizie, reception, giardinaggio. Abbiamo chiesto gare più celeri e contratti rinnovati, visto che dopo le nostre denunce anche l’Anac è intervenuta suggerendo contratti-ponte nelle more delle procedure di gara d’appalto.
Approvare queste proposte avrebbe significato far luce sulla nostra sanità, il primo malato della regione. Sarebbe stato un bene, anche perché, intanto, sul piano nazionale si sta seguendo proprio la strada da noi indicata, quella della massima trasparenza dei dati. Ma in Molise l’unica preoccupazione del centrodestra sembra quella di impedire ai cittadini di conoscere numeri e atti che ruotano attorno alla sanità.
I molisani vogliono una sanità pubblica e di qualità
Il MoVimento 5 Stelle, invece, continua ad avere un obiettivo chiaro: una sanità pubblica e di qualità, basata su informazioni alla portata di tutti. Su questo lavoriamo da anni e su questo continueremo a lavorare finché i molisani ce ne daranno l’opportunità e l’onore.