La lunga marcia delle scorse ore si è conclusa. La meta: Imola, dove per due giorni il Movimento 5 Stelle ha organizzato una festa aperta a tutti i cittadini
Sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015 la città romagnola è la capitale del cambiamento, l’ennesima tappa di un viaggio verso un’Italia migliore. Un percorso al quale anche il Molise è presente in forze, con i portavoce in Consiglio regionale e con il gruppo consiliare, con i portavoce comunali di Termoli e Campobasso, ma soprattutto con decine e decine di attivisti provenienti da ogni parte della regione.
Uomini e donne, giovani e meno giovani che vogliono un’Italia diversa. Un’Italia che chiede lo stop al commercio delle armi, che punta sulla banda larga, che continua a difendere il territorio dalle ecomafie dopo la legge per gli ecoreati, che sostiene ricerca, innovazione e start-up, che combatte gli sprechi nella Sanità senza tagliare i servizi. Un’Italia che chiede una scuola pubblica, digitalizzata e inclusiva, un’Italia che non ha paura di puntare il dito contro la finanza e i suoi mali: i soldi alle banche, l’usura, il prelievo forzoso.
E, ancora: un’Italia che chiede uno sviluppo sostenibile, che vuole dare più potere ai cittadini che ai partiti, che vuole tutelare il Made in Italy e le piccole-medie imprese in campi come l’agroalimentare o l’abbigliamento, che difende l’idea di energia per un mondo efficiente e rinnovabile.
Insomma, un’Italia più giusta, più libera, più vivibile.
Per realizzare questo sogno sono migliaia le persone giunte da ogni parte d’Italia. Nell’area dell’autodromo hanno a disposizione ben 14 aree di discussione, infatti, in cui potranno prendere parola sia parlamentari che semplici cittadini.
Anche il Molise vuole far brillare le sue cinque stelle raccontando l’attività di due anni e mezzo di amministrazione. Mostrerà i risultati raggiunti con le battaglie su reddito di cittadinanza e taglio ai costi della politica; spiegherà i dettagli della lotta alla corruzione con i recenti sviluppi delle inchieste sulla circumlacuale e su appalti e dissesto idrogeologico che vedono indagate quasi 170 persone. Ma, soprattutto, presenterà i progetti per il futuro: battaglia contro le trivellazioni, difesa della sanità pubblica e delle aziende molisane, ma anche cultura, viabilità e tanto altro.
Un momento di confronto massimo che, magari, servirà anche a scoprire i portavoce del futuro. Una due giorni per chiedere al resto del Paese: “Fateci governare!!”