Dopo l’Autonomia differenziata, dal Governo Meloni e dal centrodestra l’ennesimo duro colpo al Mezzogiorno e al Molise, visto che non c’è traccia della volontà di attivarsi per la proroga di Decontribuzione Sud, introdotta dal Governo Conte II con la legge di Bilancio 2021. Una misura fondamentale per le imprese, come dimostrano gli studi di Inps, Inapp e Upb ma, soprattutto, come dimostrano i riscontri sul territorio degli imprenditori. Per questo, abbiamo chiesto al centrodestra molisano un impegno chiaro per tutelare aziende e lavoratori.
di Angelo Primiani
Dai dati forniti dall’Inps, infatti, emerge che fra il 2021 e il 2023, Decontribuzione Sud ha riguardato oltre 4 milioni di lavoratori, contribuendo all’assunzione di 3,7 milioni di loro: l’agevolazione consiste in un esonero contributivo che a titolo di esempio determina un abbattimento su una ipotetica quota di 100 euro dei contributi che il datore deve versare all’Inps di 30 euro, dovendo così versare solo 70 euro, fino al 2025.
Va da sé che cancellare la misura rischia seriamente di frenare se non interrompere bruscamente un percorso che in Molise è determinante, visto che quella occupazionale rappresenta la prima emergenza in regione, al pari di quella sanitaria.
La nostra mozione
Per questo, abbiamo portato l’argomento in Consiglio regionale con una mozione. Chiediamo al presidente Francesco Roberti e alla Giunta un impegno chiaro e concreto: bisogna attivarsi subito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per chiedere una ulteriore autorizzazione della misura anche oltre il termine del 30 giugno di quest’anno.
Parliamo di una misura essenziale che sostiene le imprese. E solo se consentiamo alle nostre imprese di crescere possiamo ridurre il debito, oltre che favorire l’occupazione e accrescere il reddito dei cittadini. A maggior ragione in un territorio come il nostro, in cui bisogna fermare con urgenza l’emorragia di giovani.
Decontribuzione Sud va assolutamente tutelata, perché rappresenta un aiuto fondamentale per le aziende del Molise, uno strumento necessario per rendere più attrattivo un territorio in perenne ritardo di sviluppo e interessato da gravi deficit infrastrutturali, economici e finanziari dovuti anche allo spopolamento.