Nella mattina di Lunedì 6 Maggio, l’ENPA Campobasso ha indetto una manifestazione di fronte gli uffici dell’Assessorato alla Sanità per chiedere l’intervento degli organi preposti sulla delicata questione del randagismo in Molise e sulla condizione indecorosa del canile Santo Stefano che, al momento, dà rifugio ad oltre 450 cani. Presenti il presidente ed i diversi volontari dell’associazione protezionistica con al seguito circa 20 cuccioli randagi trovati abbandonati pochi giorni fa, a testimonianza della reale emergenza che interessa la regione.
Il Movimento 5 Stelle Molise, da sempre sensibile alla questione animalista, nella figura del consigliere portavoce Patrizia Manzo, ha fatto da ponte tra l’associazione e le istituzioni. Infatti, nella mattinata, il presidente dell’ENPA CB Giancarlo Calvanese ed il consigliere Patrizia Manzo sono stati ricevuti dal dott. Mauro Di Muzio, dirigente del Servizio di Medicina Veterinaria dell’Assessorato alla Sanità. Diversi i punti trattati quali la necessità della sterilizzazione obbligatoria, l’identificazione dei cani padronali ed il censimento dei randagi nonché la necessità dell’istituzione del canile sanitario, struttura fondamentale affinché malattie contagiose come il cimurro non si trasmettano all’interno dei canili. Ricordiamo che nello stesso canile Santo Stefano, dall’inizio dell’anno, si sono registrati circa 20 decessi per malattie di questo tipo. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del dott. Di Muzio della convocazione di un tavolo tecnico al quale prenderanno parte, oltre alle associazioni animaliste, anche l’assessore alla Sanità, nonché Presidente della Regione, Paolo Frattura che durante la campagna elettorale ha manifestato sensibilità alla questione.
Gli incontri sono proseguiti negli uffici della sezione veterinaria dell’ ASREM, organo preposto ad operare sul territorio, dove, alla presenza dei tecnici, sono emerse le diverse criticità della nostra regione in materia di assistenzialismo veterinario.
L’abbandono degli animali, oltre ad essere causa di sofferenza, rappresenta anche un costo per l’intera collettività; il Movimento 5 Stelle opererà affinché le istituzioni dispongano interventi concreti in materia di canili e prevenzione del fenomeno del randagismo, problemi troppo spesso delegati alle associazioni animaliste e al buon cuore dei volontari che ne fanno parte.
1 commento
Consiglio al consigliere portavoce Patrizia Manzo di chiedere sempre il titolo di studio ai dirigenti e funzionari regionali che incontrerà in futuro. Il dr. Di Muzio, ad esempio, nonostante sia responsabile di un servizio tecnico quale quello di Medicina Veterinaria, nonchè firmatario del documento istruttorio del programma triennale regionale per la prevenzione del randagismo, non è un tecnico, avendo un titolo di studio non attinente alla materia. Sarà per questo motivo che l’incontro è terminato rimandando la discussione ad un tavolo TECNICO? E se le competenze tecniche non le deve avere il politico, ma nemmeno il dirigente della struttura regionale, chi le dovrebbe avere? Forse … i cittadini!