La partecipazione politico-amministrativa dei cittadini è un diritto garantito dalla Costituzione.
Aderire alla indizione di un referendum non significa appoggiarlo ma garantire un diritto ai cittadini. Si possono più o meno condividere i quesiti, le argomentazioni a sostegno per il Sì o per il No saranno affrontate nella campagna informativa, ma nessuno svilisca la democrazia diretta.
Per questo il MoVimento 5 Stelle Molise sostiene le iniziative referendarie dei comitati “TermoliDecide” e “partecipaTErmoli”.
Il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative che avranno ricadute dirette sulle proprie vite e sulla propria città devono essere prioritari per chi si candida a governare.
Gli eletti non possono arrogarsi il diritto di espletare le loro funzioni con quella arroganza che accomuna tutte le attuali e vecchie maggioranze di partito.
La Democrazia non può essere mercificata ed essere ricondotta a mero calcolo economico.
Se il sindaco Sbrocca crede che 180 mila euro siano troppi per un referendum consultivo, allora ci si chiede quale sia il valore che attribuisce alla democrazia.
Il Consiglio comunale di Termoli ha confermato la volontà di andare a Referendum ma solo grazie alla spinta dei Comitati coinvolti. Inoltre, bocciando l’emendamento del M5S Termoli, la maggioranza ha palesato la volontà di non dare indicazione su tempi certi e perentori per la costituzione della commissione referendaria. In pratica, con artifizi di natura tecnico-forense, ha provato a dileguarsi da responsabilità che sono e restano soltanto loro.
I cittadini vogliono partecipare e di questo un amministratore dovrebbe essere fiero. Non si perda più tempo, si promuovano dibattiti e si sostenga, realmente, la richiesta referendaria fatta da cittadini attivi soprattutto su tre temi di fondamentale importanza che non sono mai stati oggetto di discussione o confronto in campagna elettorale.