Ieri mattina, a Campobasso, è stato siglato un protocollo d’intesa tra il Comune di Filignano, il Parco dell’Olivo di Venafro e i due Comuni pugliesi di Rignano Garganico e Cagnano Varano per l’iscrizione del Parco delle Pietre nel Registro nazionale dei paesaggi rurali del Mipaaf. L’importante risultato è stato raggiunto grazie ad una virtuosa collaborazione tra le parti, esempio vero di buona Politica. Se il Molise vuole però davvero puntare sul turismo, serve affiancare queste iniziative con soluzioni complessive per il potenziamento dei trasporti, ma anche per la tutela del paesaggio e della sanità.
Il Parco delle Pietre di Filignano è un comprensorio che si estende per circa 1800 ettari di terreno, uno dei pochi parchi rurali che conserva opere d’arte come i muretti a secco un tempo utilizzati da pastori e agricoltori come confini di sentieri o terreni, ma anche come ricoveri, sia per uomini che per animali.
Ora, finalmente, si è sbloccata la procedura che inserisce il Parco all’interno del Registro nazionale dei paesaggi rurali di cui beneficerà anche il piccolo Comune molisano in provincia di Isernia. Nel febbraio 2021, infatti, la procedura sembrava in fase di stallo, quando l’advisor tecnico del Ministero, il CultLab dell’Università di Firenze, aveva richiesto integrazioni alla proposta di candidatura.
Dialogo e collaborazione le chiavi del successo
Poi però si è attivata una rete di dialogo e collaborazione senza eguali, una rete che abbiamo stimolato insieme agli uffici del ministro per l’Agricoltura Stefano Patuanelli e agli enti coinvolti. In questo modo si è giunti all’ok da parte del Ministero che rende oggi concretizzabile l’impegno di valorizzare le nostre aree interne. Ed è stato un onore per me ricevere dal giovane Alessio Manfredi Selvaggi lo speciale logo da lui ideato per il Parco delle Pietre di Filignano che conserverò con cura.
Insomma: questo è un esempio di quella Politica buona, con la ‘P’ maiuscola, che dialoga e lavora senza schemi preconcetti.
Le soluzioni che servono al nostro Molise
Iniziative simili ci ricordano quanto sia importante che in Molise si investano energie e risorse sulla sua forte vocazione ambientale e turistica. Ma per puntare concretamente sul turismo, senza che si faccia solo retorica, è importante che si compiano in fretta decisi passi in avanti su altri fronti.
Va potenziata ad esempio la rete ferroviaria ad alta velocità anche sul versante regionale occidentale; vanno risolte immediatamente difficoltà e carenze della rete sanitaria di emergenza-urgenza, del Pronto soccorso e del servizio di 118 che rischiano di andare in sofferenza soprattutto in questi mesi di auspicabile alta affluenza e frequentazione delle aree interne. Inoltre in Molise serve colmare un importante vuoto normativo, quello del Piano paesaggistico. Tema da noi più volte portato in Consiglio su cui la Giunta regionale, dall’inizio di questa XII legislatura, non è stata ancora in grado di compiere alcun passo.
L’Esecutivo deve saper dare tutte queste risposte se vuol davvero sostenere il territorio e le sue attrattive.