A seguito delle recenti vicende emerse a Bojano, con decine di mamme impegnate a difesa dei diritti dei propri bimbi, a cui sono seguiti dei nuovi avvisi pubblici per il conferimento di incarichi provvisori ad Agnone, Termoli e nel capoluogo matesino, non possiamo più accontentarci di soluzioni temporanee per la pediatria di libera scelta. Parliamo di un tema cruciale che deve essere affrontato in modo strutturato e ampio, riportandolo dove merita: nel Consiglio regionale. È qui che devono essere discussi gli argomenti vitali per i cittadini, non in altre sedi dove, troppo spesso, vengono trattati solo marginalmente.
di Andrea Greco
Insieme al collega Angelo Primiani, abbiamo chiesto la convocazione di una prima audizione, con l’auspicio di poterle tenere periodicamente. La nostra richiesta è stata accolta e il prossimo lunedì 7 ottobre, in seno alla IV Commissione regionale, è stato convocato un primo incontro con i principali responsabili del sistema sanitario regionale, per chiarire ogni aspetto relativo all’assegnazione di pediatri nelle zone carenti di assistenza pediatrica, considerando le reali esigenze del territorio.
Vogliamo verificare quanto è stato fatto
L’obiettivo è quello di affrontare l’argomento per risolvere le criticità con cui i cittadini convivono ogni giorno, da anni, in vari territori della regione. Ma soprattutto verificare quanto è stato fatto in concreto. Per questo, abbiamo chiesto di convocare il direttore generale di Asrem, Giovanni Di Santo; il direttore sanitario, Bruno Carabellese; i direttori dei distretti socio-sanitari di Campobasso, Termoli e Isernia, nonché l’assessore con delega alla sanità, Michele Iorio.
Ci sono ancora troppe aree prive del servizio essenziale di pediatria, penso ad esempio ai territori di Riccia e Trivento, per citarne solo alcuni, al pari di Montenero di Bisaccia o Santa Croce di Magliano. Eppure, parliamo di un servizio fondamentale per le famiglie. Un servizio che dovrebbe rappresentare una priorità nella nostra regione, soprattutto considerando l’importanza delle politiche per la famiglia in un Molise che si spopola a vista d’occhio. Il centrodestra, che tanto si riempie la bocca con queste parole, non ha ancora fatto nulla di concreto per garantire che tutti i bambini e tutte le famiglie del Molise possano realmente contare su un’assistenza pediatrica adeguata e costante.
La battaglia vinta dalle mamme del Matese dimostra che occorre rimanere vigili e continuare a spingere affinché questo tema trovi la giusta attenzione. Ma resto dell’idea che la politica debba tornare a svolgere un ruolo centrale nella programmazione, se si vuole evitare che in futuro servano ancora mobilitazioni popolari per vedere rispettati dei sacrosanti e inviolabili diritti come quello alle cure dei più piccoli.