Dopo quasi 30 anni il Molise ancora non ha il più importante strumento di pianificazione del territorio. Una mancanza che ci tiene indietro rispetto a tante altre regioni. Il Movimento 5 Stelle Molise presenterà una mozione in Consiglio regionale spiegando alcune semplici mosse per uscire dallo stallo: è impensabile che la Regione non faccia di tutto per difendere e valorizzare il paesaggio locale
Il Piano paesaggistico regionale è lo strumento di pianificazione con cui la Regione definisce gli indirizzi e i criteri relativi alla tutela, alla pianificazione, al recupero e alla valorizzazione del paesaggio e ai relativi interventi di gestione. Sulla base delle caratteristiche morfologiche, ambientali e storico-culturali il Piano ripartisce il territorio in ambiti omogenei, da quelli di elevato pregio paesaggistico fino a quelli compromessi o degradati. Stiamo quindi parlando di un piano fondamentale, sovraordinato ad altri strumenti di pianificazione urbanistica.
Ma veniamo alle norme vigenti. La legge regionale di riferimento sulla “Disciplina dei piani territoriali paesistico ambientali” è la n. 24 del 1989, ormai troppo datata, quasi obsoleta. È nel 2004, infatti, che arriva il Codice nazionale dei Beni culturali e del Paesaggio, la stella polare da seguire per comprendere l’iter legislativo in materia.
Seguendo questo Codice, nel febbraio 2005, con la delibera di giunta n. 153, la Regione Molise approva un mero avvio del processo di pianificazione dei piani. Il Codice fissa un tempo limite per l’approvazione finale, dicembre 2009. Trascorso invano questo termine i Ministeri di Beni culturali e Ambiente possono provvedere in via sostitutiva. Per di più è anche stabilito che le procedure di verifica e adeguamento possono essere effettuate in maniera congiunta tra Regioni e Ministeri tramite protocolli d’intesa.
Peccato che dal 2005 non risulta alcuna iniziativa della Regione volta ad attivare il Piano; anche la copianificazione viene stranamente scartata a priori e il Molise resta indietro rispetto alle altre regioni visto che tavoli di copianificazione paesaggistica tra Regioni e Ministero sono invece aperti per Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Sardegna, Toscana. Queste Regioni hanno scelto di elaborare insieme ai Ministeri piani ex novo, estesi a tutto il territorio regionale. In Molise, invece, è tutto fermo dal 2005 o quasi.
Per la verità, infatti, da allora la Regione ha compiuto almeno un passo, affidando all’Università del Molise lo svolgimento di attività di ricerca finalizzate a redigere il nuovo Piano paesaggistico regionale in base a una convenzione sottoscritta a febbraio 2011 (quindi già abbondantemente oltre i termini previsti). L’iniziativa, però, sembra essersi arenata. Un peccato visto che per portare a compimento il progetto la Regione ha già erogato 112 mila euro su un finanziamento totale di 280 mila euro. La convenzione con l’università, inoltre, è stata prorogata varie volte e la sua ultima scadenza era fissata a novembre 2015. Dopodiché non ci risultano altre disposizioni, sappiamo solo che il Servizio regionale competente ha richiesto un “arricchimento del lavoro di analisi” dopo la consegna, a luglio 2014, del materiale relativo alla seconda fase della ricerca, più operativa e volta tra le altre cose a “interventi di recupero e riqualificazione delle aree compromesse o degradate”.
Dunque, ad oggi in Molise persiste un’assenza totale di pianificazione territoriale. Una situazione inaccettabile visto che sono in corso di approvazione diversi strumenti di pianificazione come il Piano energetico o il Piano tutela acque che dovrebbero avere come riferimento un piano sovraordinato come, appunto, il Piano paesaggistico. Non è cosa da poco: questa storia ha una ricaduta non banale su tutto ciò che riguarda eolico selvaggio, consumo del suolo, nuove infrastrutture, insomma incide su problemi che spesso la cittadinanza si trova ad affrontare e incerti casi a subire, generando confusione, sospetti, cattiva informazione e altro.
Il MoVimento 5 Stelle Molise ha deciso di intervenire presentando una mozione che prevede un modo semplice di uscire dall’impasse e portare il Molise alla pari con le altre regioni nel rispetto della Costituzione che tutela il paesaggio.
Le mosse da fare sono tre:
- aggiornare la normativa regionale di riferimento;
- accelerare la redazione del Piano paesaggistico regionale;
- valutare la stipula di una intesa per una copianificazione con i Ministeri di Beni culturali e Ambiente.