La pianificazione paesaggistica regionale è ferma da anni e, ad oggi, siamo ancora vincolati a strumenti obsoleti e inadeguati rispetto alle esigenze del territorio e della sicurezza. Per questo è importante fare chiarezza e richiedere un cronoprogramma chiaro e preciso. Un Piano Paesaggistico aggiornato non è solo una questione normativa, ma è importante per lo sviluppo futuro del Molise.
di Roberto Gravina
Il Molise non può più permettersi di restare indietro sulla pianificazione territoriale e sulla rigenerazione urbana. È il momento di dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese, garantendo una gestione del territorio che sia rispettosa dell’ambiente, sostenibile e orientata alla sicurezza. Per questo motivo ho sottoposto alla Giunta Roberti delle domande che hanno come obiettivo quello di fare chiarezza sullo stato di avanzamento del nuovo Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), una parte fondamentale del più ampio Piano Territoriale Regionale (PTR), e la proposta dell’adozione di una nuova strategia che sostituisca il vecchio Piano Casa ormai superato e oggetto di criticità giuridiche e istituzionali, attraverso l’istituzione di un Piano Rigenerazione Urbana Molise (PRUM) che sarebbe molto più adeguato e adatto ai tempi.
Pianificazione paesaggistica: ferma agli anni ’90
La pianificazione paesaggistica regionale è ferma da anni. Ad oggi siamo ancora vincolati a strumenti risalenti agli anni ’90, ormai inadeguati alle esigenze del territorio e alle normative nazionali. Nonostante i tentativi di rilanciare la pianificazione con convenzioni e protocolli, come quello sottoscritto con l’Università del Molise e i Ministeri competenti, i lavori sono bloccati da anni per mancanza di accordi operativi e di risorse economiche.
Piano Casa: alcune norme sono illegittime per la Corte Costituzionale
La situazione si è ulteriormente aggravata dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 163 del 2023, che ha dichiarato illegittime alcune norme della legge n. 7 del 2022 legate al Piano Casa. Questa decisione ha messo in evidenza la necessità di un piano organico e conforme alla normativa nazionale, in grado di superare l’attuale frammentazione e favorire uno sviluppo armonico del territorio.
Pianificazione del territorio: le mie domande alla Giunta regionale
Per questo motivo è importante fare luce su diversi aspetti cruciali per il futuro del territorio molisano. In particolare per avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento del nuovo Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), i tempi previsti per la sua definizione e se finalmente verrà ripresa la collaborazione con l’Università del Molise, interrotta da anni. Un altro punto fondamentale riguarda il Comitato Tecnico incaricato della pianificazione: è necessario capire se si è riunito e quali passi concreti sono stati fatti per sbloccare l’impasse. Inoltre è urgente adottare un nuovo Piano Rigenerazione Urbana Molise (PRUM), che sostituisca definitivamente il vecchio Piano Casa, ormai superato, per rilanciare il settore edilizio e garantire interventi mirati alla sicurezza del patrimonio immobiliare e alla sostenibilità ambientale. Infine, vorrei capire anche quali misure la Regione intenda adottare per sostenere il comparto edilizio, oggi in difficoltà dopo la fine dei bonus edilizi e con la scadenza dei fondi del PNRR ormai alle porte. Serve un cronoprogramma chiaro, con scadenze precise e tappe intermedie, affinché i cittadini molisani possano finalmente vedere realizzati strumenti di pianificazione moderna ed efficace. La pianificazione paesaggistica è il cuore dello sviluppo territoriale: non possiamo più rimandare.
Un nuovo Piano Territoriale e un Piano Rigenerazione Urbana non sono solo un’esigenza normativa, ma un’opportunità per il Molise perché rigenerare i nostri centri urbani significa valorizzare il patrimonio esistente, mettere in sicurezza gli edifici e promuovere l’innovazione ambientale e sociale. Serve una visione ambiziosa e un’azione politica responsabile.