MoVimento 5 Stelle Molise

Pizzone II: depositata un’interrogazione alla Camera per fare chiarezza

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Sul progetto di Enel Produzione S.p.A. denominato “Pizzone II” vogliamo che sia fatta massima chiarezza: su nostro stimolo, è stata depositata un’interrogazione alla Camera a firma della deputata M5S Ilaria Fontana, con l’obiettivo di fare piena luce sull’argomento. Da subito avevamo annunciato che avremmo portato la questione in Parlamento: ora il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dovrà esprimersi in merito per fugare ogni dubbio.

di Angelo Primiani

Nonostante nelle ultime settimane siano arrivati infatti diversi pareri contrari all’iniziativa che mira a realizzare un impianto idroelettrico da 300 MegaWatt nei territori di Alfedena, Castel San Vincenzo, Pizzone e Montenero Val Cocchiara, la questione resta sospesa. L’iter è momentaneamente fermo, nell’attesa delle interlocuzioni che Enel avrà con i territori. E dallo stesso gestore, come affermato nell’audizione di alcuni giorni fa, hanno sottolineato che senza l’appoggio della popolazione c’è disponibilità a rivedere il progetto o ad abbandonarlo del tutto, se necessario.

Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia. Per questo abbiamo insistito per portare il tema in Parlamento, dal momento in cui il progetto è di competenza statale in materia di Valutazione di impatto ambientale, quindi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Considerata la portata delle conseguenze che la realizzazione dell’impianto comporterebbe sul territorio, è doveroso assicurare il massimo coinvolgimento degli stakeholders e delle associazioni, e allo stesso tempo chiarire una volta per tutte alcuni aspetti. Innanzitutto, quali valutazioni sono state svolte in merito alla procedibilità dell’istanza di Via a fronte della presenza di numerose aree protette nei luoghi in cui sarebbe realizzato il progetto. Ma anche se è stata o verrà valutata la coerenza del progetto con il principio europeo del non arrecare danno significativo, un principio fondamentale sia per quanto riguarda il Piano nazionale di ripresa e resilienza che per gli investimenti verdi. 

Quella della transizione ecologica è una sfida da vincere, ma per farlo bisogna bilanciare attentamente gli obiettivi ambientali con le esigenze sociali ed economiche. Oggi servono fatti e azioni concrete per evitare che il lago di Castel San Vincenzo possa mutare radicalmente la sua fisionomia. Abbiamo il dovere di lasciare alle future generazioni un patrimonio naturalistico di inestimabile valore, non l’ennesimo deturpamento che finirebbe per dare profitto a pochi, a scapito di tutti.

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