L’ampliamento della centrale idroelettrica “Pizzone II” rappresenta una seria minaccia per il prezioso patrimonio ambientale e naturalistico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), compromettendo l’equilibrio delicato del suo ecosistema e la biodiversità che lo caratterizza. Questo progetto rischia inoltre di danneggiare irreparabilmente le attività economiche sostenibili che dipendono dalla conservazione di questo territorio
di Andrea Greco
Il progetto proposto da Enel Produzione S.p.A. prevede una decuplicazione della potenza attuale dell’impianto, con la realizzazione di una galleria lunga dieci chilometri e alta circa 40 metri. Un intervento di questa portata non può essere sottovalutato, e va contrastato in tutte le sedi opportune. Le integrazioni presentate dalla società in merito alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) non ci rassicurano, anzi, confermano le nostre preoccupazioni circa l’impatto devastante che l’impianto potrebbe avere su questo delicato ecosistema.
Ampliamento centrale Pizzone II: la Regione ha il dovere di proteggere il patrimonio ambientale
Al momento, il processo di Valutazione d’Impatto Ambientale è in corso e la scadenza per la presentazione di ulteriori osservazioni è fissata per il 18 ottobre prossimo. In questa fase, è fondamentale che tutte le istituzioni locali, le associazioni, i cittadini e gli operatori economici si mobilitino per evidenziare le problematiche ancora irrisolte, con l’obiettivo di bloccare il progetto o, quanto meno, ridurne drasticamente l’impatto ambientale.
La Regione Molise ha il dovere istituzionale di proteggere il proprio patrimonio ambientale, in piena coerenza con i principi sanciti dagli articoli 9 e 32 della Costituzione Italiana, che tutelano il paesaggio e riconoscono l’ambiente come un elemento essenziale per il benessere fisico e morale dei cittadini.
Rispetto dei principi di sostenibilità e salvaguardia delle risorse ambientali: la nostra mozione in Consiglio
Insieme al collega Angelo Primiani, abbiamo presentato una mozione in Consiglio Regionale che impegna il presidente della Giunta, Francesco Roberti, ad adottare ogni decisione che rispetti i principi di sostenibilità e salvaguardia delle risorse ambientali, come previsto dalle normative costituzionali e dagli accordi internazionali in materia di tutela ambientale. Il nostro auspicio è che l’intero Consiglio Regionale scelga di stare dalla parte dei cittadini, evitando di ripetere errori del passato, quando spesso si è scelto di ignorare le conseguenze delle decisioni o, peggio ancora, di avallare scelte dannose per il territorio.
E’ indispensabile che su un tema così importante ci sia la presa di posizione di tutti i Comuni interessati, delle Province di Isernia e Campobasso, dei cittadini. Oggi più che mai occorre una levata di scudi e fare squadra affinché si impedisca la realizzazione di un vero e proprio scempio ambientale.
Non possiamo permettere che una vasta area venga sacrificata in nome di meri interessi economici. Facciamo appello a tutti: non lasciamo che la speculazione continui a devastare il nostro territorio. Ci impegneremo al fianco di chi, come noi, ama profondamente questa regione. Perché una cosa è certa: non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli.