Il perdurare della chiusura al traffico pesante del ponte dello Sceriffo, allo svincolo di Larino 2 sulla fondovalle Biferno, sta causando da anni disagi incalcolabili per le comunità locali e nello specifico per studenti e lavoratori pendolari. La situazione, legata ai danni strutturali seguiti al terremoto dell’agosto 2018, a distanza ormai di sei anni continua a gravare sulla mobilità e sull’efficienza del trasporto pubblico. In tal senso, ho depositato un’interrogazione in Consiglio regionale per far luce sugli inaccettabili ritardi per la messa in sicurezza del ponte, un’opera inserita nel programma per la ricostruzione, per cui esiste già uno stanziamento di circa 3,5 milioni di euro.
di Andrea Greco
Da troppo tempo, i cittadini subiscono disagi senza che sia stato concretamente fatto nulla, finora, per risolvere la situazione. Per non parlare del pesante impatto economico e sociale che le limitazioni al transito dei mezzi pesanti sortiscono sul territorio.
La nostra interrogazione in Consiglio
È ora che il presidente della Giunta regionale Francesco Roberti e l’assessore al ramo Michele Marone forniscano ai molisani i dovuti chiarimenti su quando saranno avviati i lavori di adeguamento dell’infrastruttura e sull’effettiva disponibilità dei fondi già stanziati.
Ma non solo: con l’interrogazione, chiediamo se siano stati effettuati o meno sopralluoghi tecnici recenti e quali misure si intendano adottare nell’immediato per risolvere le problematiche del trasporto pubblico locale.
Il ponte dello Sceriffo è un’infrastruttura strategica per il collegamento delle aree interne del basso Molise con la Bifernina: è ora che il governo regionale, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fornisca risposte chiare e agisca per ristabilire la piena funzionalità dell’arteria.
L’auspicio è che i vertici regionali prendano un impegno concreto per sbloccare questa situazione e restituire alla comunità un’infrastruttura cruciale per lo sviluppo di un territorio già privato nel tempo di innumerevoli servizi.