Grazie al nostro intervento durante la sessione di Bilancio, abbiamo scongiurato l’azzeramento dei fondi alle Pro loco. Il Governo Toma e la sua maggioranza, inizialmente, avevano intenzione di non rinnovarne il già esiguo contributo di 50.000 euro. Non avremmo certamente consentito l’ennesimo taglio nei confronti di chi ha dimostrato di saper attrarre migliaia di turisti nei nostri incantevoli borghi.
di Angelo Primiani
Un’opera, quella svolta dalle nostre Pro loco, apprezzata da più parti grazie all’organizzazione di eventi e iniziative che valorizzano la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra enogastronomia. Tagliare il finanziamento di 50.000 euro, seppur minimo, sarebbe stato infierire il colpo mortale a chi nel corso degli anni ha dimostrato di saper attrarre migliaia di turisti nei nostri incantevoli borghi. A conferma di ciò è arrivata la repentina retromarcia di Toma.
Resta evidente la cecità di questo Esecutivo quando si parla di turismo. Infatti, senza la nostra azione, tutti i presidi territoriali di vivacità culturale e sociale non sarebbero più in grado di programmare iniziative di un certo livello.
Ma tutto ciò non basta, perché il contributo assegnato alle Pro loco è ugualmente insufficiente e dunque meritevole di una futura integrazione. Non farlo significherebbe essere poco lungimiranti.
Sul turismo c’è ancora molto da fare: non c’è una visione, manca un’idea di futuro che porti al creare sistema tra operatori e territori. Ecco perché non possiamo ritenerci soddisfatti di questo risultato.
Dal canto nostro, continueremo a lavorare affinché venga finalmente data la giusta importanza a questo settore estremamente strategico per la nostra regione.