Il 16 luglio scorso, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una nostra mozione per l’avvio delle procedure utili alla riorganizzazione e al rilancio del Punto nascita dell’Ospedale San Timoteo di Termoli. E ieri, 25 luglio, il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento di chiusura: il punto nascita resterà operativo fino al 20 aprile 2020.
di Valerio Fontana e Patrizia Manzo, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
Sulla questione del Punto nascita si è fatta tanta confusione ed è opportuno fare chiarezza. Da portavoce in Consiglio regionale, ma prima ancora come cittadini, abbiamo lavorato senza sosta per capire quali fossero i problemi riscontrati al San Timoteo di Termoli e cosa si potesse fare per permettere alle mamme basso molisane di partorire in sicurezza. In seguito ai numerosi incontri presso il Ministero della Salute e, più in particolare, ai tavoli del Comitato percorso nascita, abbiamo appurato tecnicamente le carenze in termini di standard di sicurezza del Punto nascita termolese, sottolineate da anni dai tecnici dello stesso Comitato.
Siamo riusciti a portare l’argomento in Consiglio regionale in tempi rapidi indicando un possibile programma di riorganizzazione del Punto nascita del San Timoteo e, dopo aver sensibilizzato l’aula sull’importanza delle procedure di messa in sicurezza dei parti, abbiamo ottenuto un’approvazione unanime. Abbiamo così impegnato il governatore Toma a mettere in campo tutte le azioni di propria competenza per redigere un piano di interventi finalizzato al ripristino degli standard di sicurezza previsti da norme e protocolli in vigore, ad attivare i bandi per l’assunzione del primario e del personale medico e sanitario necessario, ad attivare i protocolli Sten e Stam e a ripristinare ed integrare la dotazione strutturale e tecnologica del Punto Nascita. Ricordiamo che quei protocolli che hanno portato alla temporanea chiusura del Punto nascita di Termoli garantiscono all’Italia un primato: siamo tra i primi in Europa in fatto di sicurezza per le mamme e i nascituri. Ed è doveroso fare il possibile per invertire il trend che vede sempre meno donne partorire nella città adriatica, facendo sì che si sentano sicure di affidarsi alle cure dell’Ospedale cittadino, invece di preferire i nosocomi limitrofi come quello di Vasto.
Ora è giunto il momento di mettere da parte i messaggi squisitamente propagandistici e di rimboccarci le maniche, tutti insieme, per offrire quei servizi essenziali, quei livelli di assistenza che i cittadini molisani ci chiedono e meritano. Abbiamo nove mesi, neanche a dirlo il tempo di una gravidanza, per risolvere i problemi del Punto nascita termolese, così che il Tar si pronunci ancora una volta a favore delle mamme termolesi. Non perdiamo questa occasione!
Per il MoVimento 5 Stelle, al di là di facili strumentalizzazioni, la priorità è risolvere i problemi dei cittadini. E continueremo a lavorare in questa direzione.