La nostra proposta di legge sul referendum regionale ha come obiettivo quello di dare piena attuazione agli strumenti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto della Regione Molise, ma al contempo aggiornare e modernizzare le modalità di partecipazione cittadina.
Questo tentativo rappresenta il terzo di questo genere proposto nel corso degli anni, ma stavolta speriamo venga preso seriamente in considerazione e che non si fermi nelle commissioni, come già accaduto in passato.
Abbiamo presentato la proposta di legge “Disciplina dei Referendum abrogativi, consultivi, delle Petizioni e dell’Iniziativa legislativa“, insieme ai consiglieri regionali di centrosinistra. La proposta ha come obiettivo quello di dare piena attuazione agli strumenti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto della Regione Molise, ma al contempo aggiornare e modernizzare le modalità di partecipazione cittadina.
Oltre a regolamentare strumenti fondamentali come il referendum abrogativo e consultivo, le petizioni popolari e le leggi di iniziativa popolare, la proposta di legge introduce importanti innovazioni tecnologiche per facilitare il coinvolgimento dei cittadini. Prevede, infatti, l’adozione di strumenti digitali sicuri e certificati, come il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE), per la sottoscrizione delle iniziative referendarie e delle proposte di legge di iniziativa popolare. Questo aggiornamento si basa sull’operatività della piattaforma per la raccolta digitale delle firme, già prevista a livello nazionale e resa pienamente funzionale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 luglio 2024.
Abbiamo a disposizione sistemi tecnologici avanzati che rendono il coinvolgimento popolare molto più pratico ed efficiente. Con l’introduzione della firma digitale tramite SPID e CIE, i cittadini potranno partecipare a processi democratici importanti senza la necessità di mobilitarsi fisicamente per firmare moduli cartacei. Questo non solo riduce i costi e gli oneri burocratici, ma rende la partecipazione politica più accessibile per tutti, soprattutto in un contesto in cui l’allontanamento dalla politica è sempre più marcato. Offrire strumenti moderni e sicuri è essenziale per riportare i cittadini al centro della vita politica e farli sentire parte attiva dei processi decisionali».
È urgente sottolineare anche l’importanza di colmare il vuoto legislativo che attualmente impedisce l’attuazione di strumenti di democrazia diretta in Molise, inclusi nella proposta di legge, nonostante siano previsti dallo Statuto regionale.
Questo tentativo rappresenta il terzo di questo genere proposto nel corso degli anni, ma stavolta speriamo venga preso seriamente in considerazione e che non si fermi nelle commissioni, come già accaduto in passato. La vera sfida sarà rendere finalmente operativi questi strumenti, garantendo ai cittadini molisani la possibilità di esprimersi su questioni di interesse collettivo.
La nostra proposta vuol essere un “testo unico” volto a disciplinare in modo organico tutti gli istituti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto. La sua approvazione consentirebbe alla Regione Molise di allinearsi alle altre regioni italiane, dove la democrazia partecipativa è già regolamentata da tempo. Con questa iniziativa il Consiglio regionale è messo nelle condizioni di cogliere l’opportunità di modernizzare il sistema politico e legislativo del Molise, promuovendo una partecipazione attiva dei cittadini e facilitando il loro accesso ai processi democratici attraverso l’uso di strumenti digitali innovativi.