Il Molise inaugura una nuova stagione, quella dove dirigenti in settori strategici e in uffici delicati dell’ASREM, vengono candidati nelle liste del centrodestra. Si tratta di Fabio Cofelice, inserito nella lista Noi Moderati e Loredana Paolozzi schierata con la Lega. Fino a pochi giorni fa, entrambi, hanno ricoperto incarichi importanti all’interno dell’Azienda sanitaria del Molise visionando e, quindi, avendo a che fare con dati estremamente sensibili.
di Andrea Greco
Il Molise inaugura una nuova stagione, quella dove dirigenti in settori strategici e in uffici delicati dell’ASREM, vengono candidati nelle liste del centrodestra. Si tratta di Fabio Cofelice, inserito nella lista Noi Moderati e Loredana Paolozzi schierata con la Lega. Fino a pochi giorni fa, entrambi, hanno ricoperto incarichi importanti all’interno dell’Azienda sanitaria del Molise visionando e, quindi, avendo a che fare con dati estremamente sensibili.
Il primo, infatti, ha conferito incarichi legali, la seconda ha vestito i panni di dirigente delle risorse umane. Nel caso della Paolozzi, ad esempio, si registra come la stessa, nel giorno in cui andava in aspettativa per le regionali, risulta tra i firmatari del provvedimento che conferisce l’incarico di direttore di Ginecologia e Ostetricia presso l’ospedale San Timoteo di Termoli, piuttosto che quello del concorso di nove medici pediatri a tempo indeterminato. Ed ancora: che dire del bando Asrem per l’assunzione di 42 tra assistenti e collaboratori con 3700 candidati che hanno inviato i loro curriculum e dati personali per lavorare con l’azienda sanitaria?
Potenziale conflitto d’interesse tra sanità e politica?
Resta il fatto che al di là della decisione di scendere in politica, certamente legittima, siamo di fronte ad un’assoluta inopportunità. Il potenziale conflitto di interesse tra politica e sanità ha devastato il Molise, e questo non è più accettabile.
Ma non è tutto, perché sia Cofelice che la Paolozzi sono stati giudicati idonei a ricoprire la nuova carica di direttore generale dell’Asrem. L’intera vicenda, che assume contorni politicamente torbidi o non propriamente di elevata statura etica e morale, certifica il timore del centrodestra di perdere la tornata elettorale.
Così dopo cinque anni di totale immobilismo, davanti alla consapevolezza che i molisani intendono voltar pagina, il centrodestra, senza alcun pudore o senso delle istituzioni, decide di far ricorso a qualsiasi espediente pur di raccattare consensi. Naturalmente vigileremo su quanto accade e senza fare sconti a nessuno, se necessario, ci rivolgeremo alle autorità competenti.
I punti cardine del nostro programma sono: legalità e trasparenza
Resto dell’avviso che i punti cardini del mandato, quali legalità e trasparenza, rappresentino la pietra miliare di chi varca la soglia del Consiglio regionale. Omettere di farlo significherebbe pugnalare alle spalle i nostri concittadini che credono in un futuro migliore, lontano da logiche che hanno assassinato la meritocrazia, nonché la speranza di vivere in una terra libera.