Venerdì 9 novembre si è svolto, dopo il rinvio per mancanza numero legale di mercoledì scorso, un Consiglio Comunale monotematico sulla questione cementificazione in Rione S.Pietro a Campobasso. Una delegazione del MoVimento 5 Stelle era presente e ha potuto constatare la delusione per chi si aspettava un confronto tra le parti su questioni di carattere ambientale, sul consumo del suolo o su politiche urbanistiche. Come in altre simili occasioni, l’Assise si è subito trasformata nel solito squallido teatrino di accuse e contraccuse tra centro-destra e centro-sinistra sulle responsabilità e la paternità degli Accordi di Programma che ormai da anni stanno sconquassando la nostra città. Da una parte Augusto Massa ed i consiglieri PD contro l’attuale amministrazione e quella della Regione, dall’altra Colagiovanni & co. contro l’ex sindaco Di Fabio e le passate amministrazioni di centro-sinistra. Come di consueto si è ripercorsa la storia politica ed amministrativa degli ultimi decenni, con scambio di accuse reciproche, riesumazione di vecchi verbali, delibere e presenze in quel Consiglio o quella Giunta, elenchi di malefatte ed opere incompiute e via discorrendo. In effetti, ascoltati (con estremo sacrificio) tutti gli interventi, bisogna riscontrare che una volta tanto di cose vere ne sono state dette tante, a dimostrazione che centrodestra e centrosinistra sono da anni perfettamente conniventi sulle grandi questioni urbanistiche che hanno e stanno devastando Campobasso. Come dire “il più pulito c’ha la rogna!” Le tante sedie vuote, la scarsa partecipazione dei pochi presenti e l’evidente imbarazzo di alcuni, sono stati l’ennesima conferma che le questioni “grosse” come questa del rione S.pietro, possono tornare utili a tutti ed è meglio non farsi troppi nemici, non si sa mai.
Giusto distinguere l’operato dei consiglieri di Costruire Democrazia e di Adriana Izzi, che si sono fatti portavoce all’interno del consiglio delle istanze di cittadini, associazioni e movimenti mobilitati contro la cementificazione dell’area, presentando una mozione che, senza troppe sorprese, è stata bocciata al termine dei lavori, dalla maggioranza. Presente in sala anche il costruttore/consigliere regionale Cosmo Tedeschi, con tanto di progetti e progettisti al seguito. Come in altre occasioni, si è dimostrato disponibilissimo ad ogni forma di “trattativa” pur di non “scontentare” nessuno e fare il bene per la città, a suo dire. Ha offerto la possibilità di mettere associazioni e comitati a tavolino per rivedere alcune parti più contestate del progetto e migliorarle dal punto di vista ambientale, in particolare sulle superfici da destinare a verde attrezzato, la possibilità di rivalutare alcune soluzioni della viabilità ed altro. Vedremo. Qualunque “trattativa” non dovrà comunque rivelarsi un accordo tra due parti, bensì una modifica vera e propria al progetto che dovrà passare per gli organi competenti, compresa l’approvazione del consiglio comunale. Che poi le proposte ed eventuali modifiche siano concertate con le associazioni ambientaliste ed i movimenti, quindi con i cittadini, è cosa quanto mai auspicabile.
Ovviamente in tutto questo non va dimenticato che è stato depositato un esposto in Procura e, casomai venissero accertate irregolarità o illegittimità, queste è giusto che abbiano la precedenza su qualsiasi forma di “accordo”.