La discussione portata ieri in Consiglio regionale dal centrodestra è un insulto ai molisani. L’obiettivo, infatti, non era quello di trovare soluzioni alle loro preoccupazioni, ma quello di continuare a combattere le solite lotte interne alla coalizione. Tutto questo mentre il Molise sta vivendo uno dei periodi più difficili di sempre.
Nel centrodestra è in atto una lotta tra le anime di Fratelli d’Italia: roba da vecchia, logora politica. Ma l’emendamento Iorio era anche pericoloso perché rischiava di tenere il Molise privo di una struttura Covid dedicata. Infatti, da una parte sosteneva ancora il Vietri. Lo stesso progetto che lo scorso anno abbiamo proposto anche noi ma che ora è diventato irrealizzabile proprio per l’incompetenza di tutta la governance sanitaria, Toma compreso. Dall’altra, lo stesso emendamento chiedeva di sospendere i lavori alla Torre Covid nonostante un appalto già assegnato. Ciò significava dunque mettere a rischio la realizzazione di un centro antivirus sia a Larino che a Campobasso.
Il Vietri di Larino può avere ancora un’importanza strategica
Abbiamo sempre ritenuto centrale il Vietri nella lotta al Covid. Chi doveva muoversi però non lo ha fatto. Quindi ora è inutile continuare a far credere ai molisani di poter realizzare l’irrealizzabile. È invece ancora possibile assegnare alla struttura di Larino un’importanza strategica per le Malattie infettive, la riabilitazione e l’intero percorso post Covid. Su questo punto, sulle soluzioni, continuiamo a lavorare nella consapevolezza che un cambiamento delle politiche sanitarie debba per forza passare per un cambio di chi è al vertice della filiera sanitaria.
Lo abbiamo detto per i commissari che sono stati sostituiti, e lo abbiamo detto per Donato Toma, salvato dalla sfiducia solo grazie ai noti fatti dei giorni scorsi. Quindi anche la mozione presentata dall’assessore Niro è mero artificio politico, perché contestare l’intera governance sanitaria salvando il presidente di Regione che è capo della Protezione civile e Vertice dell’Unità di crisi, è una presa in giro.
Abbiamo dovuto abbandonare l’Aula
Davanti a giochi politici e strumentalizzazioni abbiamo quindi deciso di abbandonare l’Aula per puntare sulla mozione con cui chiediamo di sostituire i vertici Asrem, tra i principali attori dello sfascio in sanità. Abbiamo chiesto di discutere subito il tema, ma il centrodestra si è opposto. L’atto quindi sarà discusso solo il mese prossimo, dopo i lavori sul Bilancio.
Ad ogni modo sia chiaro un concetto: il MoVimento 5 Stelle non sarà mai complice di una politica che pensa a se stessa. Che dimentica le reali difficoltà della comunità. Che utilizza il Consiglio regionale come terreno di lotte intestine e non come piazza in cui dibattere problemi, trovare soluzioni. Uscire dall’Aula era un atto dovuto di rispetto nei confronti dei molisani.