Occorre verificare urgentemente le liste d’attesa per le prestazioni ordinarie nei nostri ospedali. Tutto il sistema pubblico, da Termoli ad Agnone, da Larino a Venafro, è in grandissima sofferenza. A dirlo sono gli stessi medici. La situazione non è più sostenibile, ma i vertici dell’Asrem si ostinano a non compiere atti necessari a risollevare la nostra sanità pubblica. E, finora, anche la commissaria Degrassi non ci è parsa sensibile ai numerosi problemi che le abbiamo segnalato. Pretendiamo risposte.
di Andrea Greco, Angelo Primiani, Valerio Fontana, Vittorio Nola
Ad evidenziare l’urgenza della situazione un esempio su tutti: le liste d’attesa. Se per un’operazione di routine ci possono volere anche otto mesi, i cittadini andranno dritti nelle braccia dei privati. Privati che, in Molise, sono per lo più convenzionati, anche per la chirurgia ambulatoriale complessa.
È in corso una tacita e inesorabile privatizzazione della sanità
Mentre accade tutto ciò le sale operatorie nei nostri ospedali pubblici restano colpevolmente chiuse. Duplichiamo i costi, perché la macchina pubblica non è messa nelle condizioni di funzionare. Il ricorso ai privati diventa, di conseguenza, l’unica via percorribile. Secondo la legge, sanità pubblica e privata dovrebbero concorrere. Ma in Molise un concorrente è messo fuori gioco, temiamo scientemente.
Già, perché reclutare personale e ammodernare il parco tecnologico dei nostri nosocomi dovrebbero essere l’ossessione dei vertici dell’Azienda sanitaria. Invece, le uniche azioni messe in campo, tranne qualche rarissima eccezione, sono concorsi per incarichi a tempo determinato!
Basterebbero queste considerazioni per configurare un danno erariale. E ci aspettiamo che gli organi di controllo facciano al più presto i dovuti approfondimenti.
La Commissaria Degrassi ci ha ignorati: è gravissimo
Abbiamo scritto alla dottoressa Degrassi, denunciando alcune presunte anomalie macroscopiche che abbiamo riscontrato nelle rendicontazioni e liquidazioni di alcuni privati convenzionati. Al momento, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Andrea Greco e Angelo Primiani hanno allora chiesto alla commissaria un incontro urgente. Neanche questa richiesta ha ricevuto risposta.
Che un tecnico ignori il maggiore partito di opposizione e, addirittura, il vicepresidente del Consiglio regionale rappresenta un fatto gravissimo. Diciamo allora alla commissaria, pubblicamente, che oltre alla cortesia istituzionale crediamo abbia un preciso dovere d’ufficio nell’ascoltarci. Stiamo segnalando questioni che valgono milioni di euro ogni anno e il governo l’ha inviata qui con un preciso compito: verificare e rivedere i rapporti e i contratti con gli erogatori privati, che ormai sono “fuori controllo”, a detta dello stesso tavolo tecnico.
La pazienza è finita
La pazienza dei molisani e la nostra sono finite da un pezzo. Ora vogliamo risposte, altrimenti siamo pronti a manifestare ad oltranza sotto la giunta regionale.
Quanto alla situazione politica, vogliamo essere chiari: o con il MoVimento o con chi lucra sulla salute dei molisani. Non c’è una terza via e su questo punto nessuna forza politica è stata sufficientemente chiara.