L’emergenza causata dal Covid-19 ha avuto un notevole impatto sul mondo della Scuola e, di conseguenza, sulla vita degli studenti. La riorganizzazione degli orari di ingresso negli istituti scolastici avrebbe naturalmente imposto che le aziende del Trasporto pubblico locale si adeguassero per fornire un servizio imprescindibile. In Molise ciò non è ancora avvenuto. Dobbiamo agire con tempestività per preservare il diritto allo studio.
Di Patrizia Manzo, portavoce M5S in Consiglio regionale del Molise
Non c’è più tempo: lo abbiamo impiegato per addossare le colpe delle mancate risposte della politica a chiunque, pur di non porci il problema di affrontare le difficoltà emerse da un mese a questa parte con la riapertura delle scuole.
Dobbiamo garantire il diritto allo studio, così come sancito dalla Costituzione e come chiesto a gran voce dai ragazzi in piazza. Dobbiamo dare la possibilità ai nostri giovani di raggiungere le scuole in sicurezza.
Troviamo una soluzione in fretta
Una cabina di regia che metta in contatto l’assessorato competente, l’Ufficio scolastico regionale, le Province, il Cal (sic!) e le aziende: il Trasporto pubblico locale si deve adeguare alle nuove esigenze orarie, considerati gli ingressi scaglionati in classe già predisposti in alcuni istituti e in altri in via di organizzazione.
Regione, Scuola, Enti Locali e aziende di Trasporto devono dialogare per trovare il punto di incontro, così da scongiurare il ritorno alla didattica a distanza con tutte le problematiche che comporterebbe, a partire dal digital divide, e per finire all’interruzione del rapporto di crescita e confronto ritrovato tra docenti e alunni.
In un mese l’assessorato regionale ai Trasporti cosa ha fatto? Quali decisioni ha assunto sia per garantire la sicurezza dei nostri studenti che quella dei lavoratori che usufruiscono del trasporto pubblico locale? Ha aspettato solo il Dpcm del giorno?
La risposta non può essere l’attesa
Andiamo per gradi. Partiamo individuando in maniera chirurgica gli orari delle corse da modificare, come quelle sulle quali c’è rischio di assembramenti. Lavoriamo su un coordinamento nuovo che assorba e uniformizzi le mutate esigenze. Mappiamo l’utilizzo delle varie corse e adeguiamo i servizi affinché i problemi siano ridotti e non amplificati.
In questo momento è impossibile eliminare le evidenti difficoltà che l’emergenza comporta ma ciò non significa che non si possano perimetrare e affrontare in maniera più logica ed elastica. Il settore dei Trasporti è nevralgico, come è evidente, ma il pullman del buonsenso sembra non abbia tutt’ora previsto fermate in via Genova.