Nei mesi scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo al SerD di Campobasso e abbiamo individuato numerose criticità, tra mancanza di personale e di servizi di vigilanza. Ci siamo attivati da subito per rimuoverle, portando una mozione in Consiglio regionale e ieri, 3 giugno, la nostra proposta è stata votata all’unanimità. Un atto di civiltà per il contrasto alle dipendenze patologiche, un atto di rispetto nei confronti degli utenti e delle loro famiglie, ma anche dei medici e degli operatori.
La decisione del Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità la nostra mozione sul SerD di Campobasso è un passo importante per ridare dignità e sicurezza ad operatori, utenti e alle loro famiglie.
– Cosa sono i SerD?
Nel tempo i SerT (Servizi per le Tossicodipendenze) sono divenuti SerD, Servizi per le Dipendenze patologiche, presidi sociosanitari che garantiscono interventi medici e psicosociali a chi soffre di varie tipologie di dipendenze. Parliamo di servizi fondamentali per una società civile, che prevedono interventi a carattere interdisciplinare e necessitano di integrazione e coordinamento tra professionalità diverse come medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri. Tuttavia da anni, nonostante la professionalità degli operatori, il SerD di Campobasso è alle prese con problemi che pregiudicano la qualità dei servizi erogati e la sicurezza degli addetti.
– Le criticità emerse nel nostro sopralluogo al SerD di Campobasso
Nei mesi scorsi abbiamo fatto un sopralluogo nella struttura di via Petrella per incontrare i dipendenti e per verificare le difficoltà del loro lavoro. Innanzitutto la carenza di organico in relazione al numero di utenti: a causa dei pensionamenti, infatti, gli operatori in servizio sono solo otto a fronte di un’utenza stimata in circa 450 persone.
Inoltre, manca un’adeguata vigilanza nonostante il sovraffollamento della struttura. Il risultato è che i dipendenti sono spesso costretti a fare ricorso alle forze dell’ordine finanche per gestire le attività di routine. Infine, la struttura non possiede le porte antipanico per le uscite in sicurezza, proprio nell’area adibita ad accogliere gli utenti.
– L’impegno che abbiamo ottenuto in Consiglio regionale
La mozione approvata in Consiglio, impegna il Governo regionale a risolvere tutte queste difficoltà, incrementando la dotazione organica, potenziando il servizio di vigilanza e adeguando i locali alle più moderne norme di sicurezza. In questo modo il SerD di Campobasso potrà diventare un modello da seguire anche per le altre strutture regionali nel contrasto alle dipendenze e il Molise potrà garantire il rispetto che meritano le famiglie di utenti e operatori.
Ora ci aspettiamo che l’Asrem, quindi la Regione, metta in pratica la mozione, perché si tratta di interventi importanti, semplici e che non hanno bisogno di finanziamenti ingenti. Qualsiasi istituzione, a qualsiasi livello, ha il dovere di dedicare un impegno costante al contrasto delle dipendenze e solo con l’attenzione a strutture e operatori possiamo garantire prevenzione e supporto a centinaia di molisani.