I molisani si sono dimostrati sensibili alle riforme necessarie per rendere l’Italia un Paese più moderno ed efficiente. Sfiorato l’80 percento per il sì al taglio dei parlamentari, anche grazie all’incessante tour referendario portato avanti dai nostri portavoce di tutti i livelli istituzionali. Ora bisogna procedere con le altre riforme, a partire dal taglio degli stipendi per consiglieri regionali e parlamentari.
Il risultato del Referendum sul Taglio dei Parlamentari va considerato una vittoria dei cittadini perché saranno loro i beneficiari della riforma. Ma è anche il chiaro segnale che il percorso di cambiamento intrapreso con il MoVimento 5 Stelle al governo continua con regolarità.
Il progetto di ridurre il numero dei parlamentari è stato lanciato dal MoVimento sin dal 2011 con la prima proposta di Beppe Grillo sul blog, poi portata avanti in Parlamento dal 2013. Ora è legge come stabilito dal 70% circa degli italiani.
In Molise il dato record: 80 per cento per il sì
In Molise, invece, i Sì hanno sfiorato l’80%, la percentuale più alta d’Italia. Un risultato che ci inorgoglisce perché sull’importanza di questa riforma non ci siamo mai nascosti, anzi siamo stati entusiasti di spiegarla nelle piazze e nei consigli comunali molisani, per raccontarne la portata e tutti i benefici. Una riforma che ci ha visto compatti ad ogni livello istituzionale a differenza di quanto accaduto a destra e a sinistra i cui schieramenti, in molti casi, celano al proprio interno ancora logiche opportunistiche e conservatrici.
Il MoVimento, invece, ha dimostrato di saper guardare avanti imponendo alla politica temi che incontrano il favore dei cittadini. Loro continuano ad indicare una strada chiara di cambiamento e le istituzioni sono tenute a seguirla.
Dopo il taglio dei parlamentari si apre una stagione di riforme
Per questo ora non bisogna fermarsi: avanti con il taglio degli stipendi di tutti i Consiglieri regionali e di tutti i parlamentari come facciamo noi sin dal 2010; parliamo di tagli che, fino ad oggi, a livello nazionale hanno permesso di restituire 114 milioni di euro alla collettività. Ma avanti anche con una legge elettorale proporzionale che ridia al cittadino la possibilità di scegliere ed eleggere i propri rappresentanti in Parlamento e avanti con una legge sul conflitto d’interessi. Allo stesso tempo, però, serve un costante ascolto dei territori, un maggiore raccordo e un coordinamento più strutturato.
Insomma, guardiamo al futuro battendo sui nostri punti di forza. In questo senso vogliamo dire un grazie agli attivisti, ai simpatizzanti e a tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiutano ogni giorno a raccontare idee e progetti per il Molise di oggi e di domani. E grazie ai molisani che, dopo mesi difficili e nonostante le paure di questo periodo, hanno deciso di andare a votare. Partecipare è sempre il primo fondamentale passo per contribuire a migliorare il Molise e l’intero Paese.