Lo scorso martedì, 15 dicembre, la Regione Molise ha comunicato lo stanziamento di nuovi fondi di sostegno alle imprese: un contributo a fondo perduto di circa 24 milioni di euro. Su questa seconda tranche di aiuti abbiamo appreso, però, che l‘unico criterio che si terrà in considerazione per la ripartizione sarà il Reddito imponibile crescente. In conferenza stampa abbiamo spiegato le nostre proposte per migliorare la delibera di Giunta appena annunciata.
Dopo il ‘click day’, scongiuriamo l’ennesimo fallimento del Governo Toma
Giorni fa la Giunta regionale ha emanato le linee di indirizzo dei nuovi avvisi pubblici per la concessione di sovvenzioni a fondo perduto ad imprese e professionisti colpiti dall’emergenza Covid. Come si legge nella delibera annessa, sarà una seconda edizione dei due avvisi emanati a maggio scorso: uno riservato ad imprese e professionisti con fatturato uguale o inferiore a 200.000 euro, l’altro per quelli con fatturato maggiore.
La Giunta regionale, memore delle infinite polemiche che seguirono prima, durante e dopo le convulse fasi attuative della procedura, ha corretto il tiro modificando i criteri di composizione delle graduatorie.
Per fortuna non sarà la sciagurata pratica del ‘click day’ a determinare chi sarà dentro e chi fuori. Ne siamo felici perché abbiamo sempre sottolineato le carenze di un sistema basato sulla velocità e non sull’oggettività, un sistema impostato sulla connessione internet in una regione con ampie zone interne e montane che segnalano gravi ritardi tecnologici.
Questa volta le graduatorie saranno composte in ordine crescente in base al reddito imponibile d’impresa conseguito nell’anno 2019 e dichiarato dalle attività all’Agenzia delle entrate. Restano escluse dalla partecipazione, opportunamente, le imprese che hanno già ottenuto il contributo con gli avvisi precedenti.
Tuttavia siamo convinti che si possa rendere la misura più equa ed accessibile. Il sostegno sarà incentrato sul reddito imponibile, cioè il reddito dato dai guadagni meno le spese, in pratica l’utile con l’aggiunta delle tasse. Più basso è questo utile, più alto sarà il punteggio delle imprese.
La nostra proposta per rivalutare i criteri di assegnazione dei fondi
Per il MoVimento 5 Stelle una graduatoria stabilita in questo modo è ingiusta e illogica, perché non è detto che un’azienda con il reddito imponibile minore sia quella che abbia maggior bisogno di sostegno. Ci sono aziende con decine e decine di dipendenti che per forza di cose avranno un reddito maggiore di quelle piccole.
Quindi possiamo migliorare la misura semplicemente inserendo accanto al parametro del reddito dichiarato, la valutazione congiunta di altri fattori: la perdita di fatturato e le unità lavorative annue impiegate. Sono questi i due indicatori decisivi per capire il vero stato di salute di un’azienda in periodo d’emergenza, quindi per garantire una valutazione più oggettiva e giusta di ogni singola situazione.
La procedura sarebbe di facile applicazione: basterebbe stabilire l’importanza dei parametri, quindi fascia di reddito, calo di fatturato rispetto al 2019, unità lavorative impiegate, e stabilire punteggi predeterminati per ciascuno di questi parametri.
La riapertura delle scuole dovrà avvenire in totale sicurezza
Ma nella delibera della Regione si fa riferimento anche al trasporto pubblico locale e su questo tema ci aspettiamo chiarezza dall’assessore regionale Quintino Pallante sul piano trasporti, in vista della riapertura delle scuole. A tal proposito sarebbe utile coinvolgere gli autobus Ncc, noleggio con conducente, da affiancare al trasporto pubblico locale. Parliamo di 60, 70 piccole società, spesso a conduzione familiare, che hanno subìto un calo di fatturato legato alla minore circolazione di persone e che ora potrebbero concorrere al trasporto in sicurezza degli studenti.
Sempre per gli Ncc, chiederemo anche l’esonero dal pagamento del bollo auto per il 2021: con un fondo totale di 60-70.000 euro avremo una incidenza minima sul Bilancio regionale, ma un ristoro immediato per tutte queste ditte, quindi per altrettante famiglie in difficoltà.
Siamo pronti all’azione in Consiglio regionale!
Ci sembrano proposte di buonsenso, perché tutelano categorie che stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi e perché sono proposte facilmente realizzabili. Per questo abbiamo depositato due mozioni che raccolgono tutte le nostre richieste e ne chiederemo immediata discussione nel corso del prossimo Consiglio regionale, coinvolgendo tutte le forze politiche in quello che il MoVimento 5 Stelle interpreta come un atto di giustizia sociale.