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Sottosegretario bis, da Roberti goffo tentativo di inibire i diritti dei molisani

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Delle due l’una: o chi governa questa Regione non sa leggere né applicare le leggi, oppure sta cercando in maniera goffa e maldestra di inibire il sacrosanto diritto degli elettori ad esprimersi tramite lo strumento del referendum sulla recente modifica dello Statuto regionale adottata dal centrodestra al solo scopo di introdurre una poltrona in più, quella del secondo Sottosegretario.

di Andrea Greco

La questione è semplice: come spiegato a chiare lettere dalla legge 36/2005 che disciplina proprio le modalità di svolgimento del referendum sulle modifiche dello Statuto, dopo la trasmissione del provvedimento da parte Presidente del Consiglio regionale al Presidente della Giunta, è prevista l’immediata pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. Questo deve avvenire “senza formula di promulgazione e senza numerazione” e con una formula di intestazione ben precisa seguita dal titolo e dal testo della legge, con l’indicazione della data della seconda approvazione e con l’espresso avvertimento che, entro tre mesi dalla data di pubblicazione, almeno un cinquantesimo degli elettori della regione o un quinto dei componenti del Consiglio regionale possono chiedere che si proceda a referendum popolare.

Il centrodestra ha paura di una sonora bocciatura

Cosa è accaduto invece dopo che la maggioranza ha dato il via libera all’introduzione di un secondo Sottosegretario? Il presidente Francesco Roberti ha pubblicato la modifica di legge sul Burm con la formula della promulgazione. In sostanza, contravvenendo a ciò che le norme dicono espressamente.

Lo dico senza timore di smentita: dietro questa manovra ci vedo un tentativo impacciato per evitare che i cittadini possano esprimersi sulla questione, bocciando di fatto l’operato del governo regionale. Perché è prevedibile che ciò avvenga: nessun molisano, infatti, stava aspettando una poltrona in più in Consiglio regionale. I molisani aspettano soluzioni concrete e immediate alle problematiche che quotidianamente vivono sui territori. Dalla sanità ai trasporti, dall’emergenza idrica al lavoro, passando per l’istruzione, la viabilità e tanto altro. Soluzioni che finora, dal centrodestra e dalla Giunta Roberti, non sono arrivate.

Domani, in occasione della seduta di Consiglio, chiederò spiegazioni in Aula. Bisogna assolutamente intervenire e ripristinare la correttezza delle procedure per dare ai cittadini la possibilità di dire la propria sull’ennesimo scempio utile solo a saziare l’appetito politico di qualcuno.

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